Pier Augusto Stagi
Forse, quelle testate Robbie McEwen avrebbe voluto darle contro il muro, quando si è reso conto che questo Tom Boonen è quasi imbattibile. Di sicuro ha fatto molto male a prendere a testate il connazionale Stuart O'Grady, per racimolare un terzo posto che poi la giuria giustamente gli ha tolto per manifesta stupidità. Avanti O'Grady, retrocesso all'ultimo posto McEwen, decimo Angelo Furlan: primo degli italiani. Dopo la vittoria di Les Essarts, ieri è stata la volta di Tours. Tom Boonen, al momento sembra non avere avversari. Il ventiquattrenne talento belga, vincitore quest'anno di Fiandre e Roubaix, si porta così a casa anche la quarta vittoria al Tour in carriera, come il nostro Petacchi, che ieri era a Madrid con Franco Ballerini per provare il circuito sul quale il 25 settembre sarà assegnata la maglia di campione del mondo.
E oggi? Oggi da Tours a Blois - tra le due città più prestigiose della Valle della Loira - è in programma una cronometro a squadre di 67,5 chilometri. Sulla carta la Csc di Ivan Basso ha tutto per poter ambire a qualcosa di importante e guadagnare qualcosa alla Discovery Channel di sua maestà Lance Armstrong. Lo stesso aspira la T-Mobile di Ullrich e Vinokourov. È vero che il regolamento prevede i distacchi bloccati, ma qualcuno che si leccherà le ferite, questa sera, ci sarà sicuramente. A creare qualche problema ai team in corsa potrebbero esserci le rotonde da affrontare per uscire da Tours e poi per entrare a Blois, e la salita di Molineuf, posta al chilometro 56 di gara.
Arrivo: 1. Boonen (Bel) km 212 in 4.3609, 2. Wrolich (Aut), 3. OGrady (Aus), 10. Furlan (Ita).
Classifica: 1. Zabriskie (Usa) 8.4831, 2. Armstong (Usa) a 2, 3. Bodrogi (Ung) a 47, 22. Basso (Ita) a 126.
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