Un pomeriggio di giugno di due anni fa, Warren Buffett si è presentato a una platea entusiasta nella New York Library e con calma ha estratto dalla giacca cinque lettere. Una alla volta le ha firmate. «Per le prime tre faccio presto, mi basta scrivere papà», ha scherzato. Le altre due erano dirette a un rappresentante della moglie morta da due anni e la quinta alla fondazione di Bill Gates, allepoca luomo più ricco del mondo. A questultima lettera era allegato un assegno da 31 miliardi di dollari. La più grande donazione benefica della storia dellumanità. Maggiore anche di quella di Gates, se si tiene conto dei sei miliardi elargiti a nome dellex moglie e dei figli (a questo servivano le altre lettere, la cui eredità sarà invece molto meno cospicua).
Qualche settimana fa, quando Buffett ha annunciato che avrebbe investito 5 miliardi di dollari nella dissanguata banca daffari Goldman Sachs e poi altri 3 nella General Electric, qualcuno ha pensato a una nuova operazione di solidarietà. E il pubblico americano lo ha subito incoronato come super eroe salvatore della finanza a stelle e strisce. Ma si sbagliavano. Buffett stava solo svolgendo la sua attività preferita iniziata, si dice, quando aveva 11 anni (oggi ne ha 78): investire. Lunica novità è che stavolta le sue scelte hanno fruttato più rapidamente del solito, facendo lievitare il suo capitale a oltre 62 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, Bill Gates, che con la sua Microsoft da 15 anni dominava la classifica dei miliardari stilata dal magazine Forbes, ha visto il proprio sterminato patrimonio contrarsi di un miliardo e mezzo, facendogli perdere due posizioni in classifica (davanti a lui ora cè anche la famiglia di Carlos Slim, magnate messicano delle telecomunicazioni).
Secondo molti commentatori, il sangue freddo di Buffett avrà sulla finanza statunitense un impatto positivo maggiore di quello avuto dal piano Paulson, che nella sua prima versione era stato criticato dai capi degli uffici studi delle banche di mezzo mondo. In fondo, la crisi americana è soprattutto una crisi di fiducia e, vedere che cè ancora chi è pronto a rischiare tanto in Borsa (Buffett si è mosso prima che venisse annunciato «lombrello» governativo per le banche).
Per sapere di più sui ragionamenti che hanno guidato le scelte «delloracolo di Omaha», come il mondo intero chiama Buffett, bisognerà aspettare lannuale festa campestre della Berkshire Hathaway, in cui una folla in stile festival rock viene ad ascoltare lanziano guru di Wall Street. Che continua a vivere nellappartamento acquistato nel 58 per 31.000 dollari (oggi ne vale 700mila), ad andare alle partite di baseball e come manager della propria compagnia si è assegnato uno stipendio da appena 100mila dollari. La sua filosofia però è sempre la stessa: non scommettere, ma investire.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.