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Bond più redditizi dei Btp: ecco quelli che fanno guadagnare di più

Bond con scadenze da 3 a 10 anni e cedole fino a due punti percentuali maggiori rispetto a quelle dei titoli di Governo. Le emissioni societarie dei gruppi finanziari europei sono particolarmente sicure

Bond più redditizi dei Btp: ecco quelli che fanno guadagnare di più

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Bond e Btp, i rendimenti più alti

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Dopo la scelta di Fed e Bce di aumentare i tassi di interesse, diverse imprese che lavorano prevalentemente nel settore finanziario hanno emesso bond con condizioni particolarmente favorevoli. Un esempio riguarda il bond a 3 anni emesso da Intesa Sanpaolo con scadenza maggio 2026 e una ricca cedola del 4%.

La situazione generale

I tassi di interesse sono cresciuti al 5,25%, per quanto riguarda la banca centrale statunitense, e al 3,75% se facciamo riferimento all’omologa europea. Sono stati inseriti bond con cedole che superano addirittura di due punti percentuali i titoli governativi. Questi strumenti hanno un alto grado di sicurezza e gli investment grade, ovvero gli indicatori dell’affidabilità degli strumenti finanziari, sono estremamente positivi.

La reazione delle imprese

Le imprese hanno sfruttato la situazione e agito di conseguenza dal punto di vista finanziario, come spiega Paolo Barbieri, responsabile del reddito fisso della società di investimento Valori Asset Management, al Corriere della Sera. Il manager ha detto che il momento è favorevole al lancio di questo tipo di emissioni perché le imprese approfittano di un periodo in cui i tassi di interesse sono vicini al loro tetto massimo. Barbieri ha aggiunto che soprattutto si avvantaggiano del fatto che la curva dei tassi di mercato è invertita: vale a dire il debito a lungo termine costa meno di quello a breve. Per quanto riguarda il tasso swap a trent’anni la percentuale si assesta al 2,65% mentre arriva al 3,50% se consideriamo una durata di due anni. Questi dati sono di notevole importanza perché spiegano come le imprese affrontino costi minori nel momento dell’indebitamento.

Il trend

È importante considerare che vengono aggiunti dai 2 ai 3 punti percentuali per quanto riguarda il premio dei tassi base, questo comporta cedole e prestiti societari che vanno oltre il 4%. Questo discorso è valido anche per le emissioni a breve termine. Oltre a quello di Intesa Sanpaolo, un esempio è il titolo a dieci anni di Ferrovie dello Stato con scadenza a maggio 2022, cedola del 4,50% e un rendimento a 4,61% a scadenza. Questo è il trend complessivo per quanto riguarda le emissioni che hanno un rating che va sotto alla tripla B.

Il rating positivo

Per quanto riguarda i bond che non possono garantire un elevato livello di sicurezza, ci sono obbligazioni che offrono comunque delle prospettive positive. La Lottomatica, per esempio, ha una scadenza quinquennale, quindi a maggio del 2028, e cedole che arrivano al 7,13%. Il rating, che arriva al livello BB-, è anch’esso notevole soprattutto per il fatto che si tratta di una società che comporta buoni flussi monetari. L’esperto di investimenti Barbieri afferma che il limite dei bond societari, per gli investitori privati, è dato dal taglio minimo molto elevato, che raramente è inferiore ai 100mila euro, e a una tassazione sugli interessi pari al 26%, contro il 12,5% dell’imposta che grava sui titoli di Stato. In caso di turbolenze sui mercati finanziari e di tensioni sui titoli del debito pubblico italiano, generalmente le emissioni societarie risultano più stabili e meno esposte alla volatilità dei mercati”.

I risultati fiscali hanno la tendenza a riportare alla pari il rendimento dei corporate bond e quello delle emissioni pubbliche.

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