Crescono i timori per la bolla dell'IA. E Wall Street brucia mille miliardi

Ora la Fed pensa di pompare liquidità nel sistema

Crescono i timori per la bolla dell'IA. E Wall Street brucia mille miliardi
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Una scossa da quasi mille miliardi di dollari ha colpito Wall Street, cancellando in cinque giorni parte dei guadagni accumulati negli ultimi mesi. Quella passata è stata la peggiore settimana per i titoli tech da aprile, quando il Nasdaq era stato travolto dall'annuncio dei dazi. Ora, il nuovo nemico è la bolla delle valutazioni. Accanto a questo, la Fed è preoccupata per una carenza di liquidità nel sistema, al punto che da dicembre tornerà a reinvestire i bond in portafoglio.

Nell'arco di cinque sedute, l'indice Nasdaq ha perso il 3%, con otto colossi del settore, tra cui Nvidia, Meta e Oracle, che hanno visto svanire circa 800 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il simbolo del tracollo è proprio Nvidia, il gigante dei chip che solo pochi giorni fa festeggiava una valutazione record di 5mila miliardi di dollari: in una settimana ha bruciato ben 350 miliardi.

Sul fronte aziendale, l'esuberanza degli investimenti in IA inizia a sollevare dubbi. Alphabet, Amazon, Meta e Google hanno comunicato nel terzo trimestre spese in conto capitale per 112 miliardi di dollari, in larga parte destinate a infrastrutture per l'intelligenza artificiale. Una corsa alimentata anche dal debito, che per alcuni analisti ricorda i tempi della bolla dot-com.

A complicare il quadro, è arrivato anche l'effetto Cina. Il debutto del modello Kimi K2 Thinking della start-up Moonshot AI, sviluppato a Pechino con un investimento di appena 5 milioni di dollari, ha mostrato quanto rapidamente i concorrenti cinesi stiano recuperando terreno. Un segnale che pesa su Nvidia, già colpita dall'impossibilità di vendere in Cina la nuova generazione di processori.

Un déjàvu che ricorda il «momento DeepSeek» di inizio anno, quando un modello low-cost cinese aveva scatenato il panico a Wall Street, cancellando in un solo giorno 589 miliardi di valore di mercato per Nvidia.

Anche OpenAI, epicentro della rivoluzione generativa, è finita sotto i riflettori. Con una valutazione stimata 500 miliardi di dollari, la società ha impegnato 1.400 miliardi in infrastrutture IA grazie a una rete di accordi con Nvidia, Amd, Broadcom, Microsoft, Amazon e Google.

Rete che intreccia il futuro delle big tech con quello della startup guidata da Sam Altman (in foto). Proprio le voci su possibili richieste di sostegno governativo hanno alimentato le preoccupazioni sulla sostenibilità di un modello di crescita sempre più costoso.

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