Economia

Per le Borse fine d’anno in bilico Pesano la Grecia e le banche

Il cammino delle Borse da qui alla fine dell’anno resterà accidentato. A dirlo sono gli esperti, analizzando non solo il rinnovato allarme lanciato venerdì scorso dalla Federal Reserve, ma anche il rischio che la crisi del debito di Grecia, Irlanda e Portogallo apra nuove crepe sul tavolo dell’economia europea. E visto che la ripresa procede con il contagocce, anche i listini si muoveranno in ordine sparso. «Lo scenario globale non è cambiato - ha spiegato Gianluca Verzelli, vice direttore centrale di Banca Akros per il private banking- e continua a essere dominato dalle stesse variabili macro-economiche. In pratica si naviga a vista e l’incertezza resta elevata. C’è sempre il problema di ritrovarsi con una banca in difficoltà o uno Stato con dati macroeconomici poco positivi. In compenso negli Usa ci sono state delle indicazioni incoraggianti da parte di alcune aziende che hanno comunicato bilanci in crescita». Un esempio, ricorda Verzelli, è il gigante dell’alluminio Alcoa.
Gli occhi degli analisti restano infatti puntati sulla stagione delle grandi trimestrali Usa: dopo appunto Alcoa, Intel e Google, questa settimana sarà la volta dei colossi bancari come Bofa, Morgan Stanley e Goldman Sachs. L’attesa del mercato è che i ricavi continueranno a restare alla corda e i profitti frenati.
Parlare di una solida ripresa generalizzata e scommettere su un possibile rally di fine anno al momento non è quindi possibile. Al contrario gli esperti consigliano una strategia di assoluta prudenza. «Vista la situazione - continua Verzelli - consiglierei di puntare su alcuni titoli energetici o su qualche utility che possa avere buoni margini di miglioramento. Lascerei invece stare le banche perché ci potrebbe essere ancora qualche brutta sorpresa». Chi vuole puntare sui finanziari, potrebbe invece valutare alcuni dei titoli assicurativi che dall’inizio dell’anno hanno perso più valore, prosegue l’esperto di Banca Akros sottolineando l’importanza di diversificare su più mercati: dagli emergenti in senso stretto alla Cina. Per quanto riguarda in particolare l’andamento di Piazza Affari, Verzelli è prudente. «Noi abbiamo ridotto la nostra esposizione sul mercato italiano, anche se ci sono settori certamente interessanti».
Praticamente dello stesso parere Angelo Drusiani, esperto del mercato obbligazionario per Banca Albertini Syz. «Le aspettative degli economisti - ha spiegato Drusiani - sono negative. Il mercato invece ritiene che non ci dovrebbe essere un ulteriore rallentamento ma la ripresa, considerando che le Borse da inizio anno hanno perso molto, sarà comunque molto lenta».

Un’altra variabile per la ripresa sarà l’andamento dei tassi di interesse, oggi schiacciati ai minimi: «Prevediamo un rialzo per la metà del prossimo anno - ha detto Drusiani - anche perché è ormai impossibile vendere un Bund tedesco con rendimenti sostanzialmente pari a zero».

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