Alla Triennale di Milano, museo simbolo del design italiano, da oggi e fino al 9 ottobre è possibile tentare di capire, attraverso la mostra «Louis Vuitton: The Art of Fashion» curata da Katie Grand, quali sono i segreti di un grande talento dello stilismo internazionale, Marc Jacobs.
Una moderna teoria di 24 manichini appare come un plotone di straordinaria creatività espressa da uno dei marchi più conosciuti al mondo. A partire dalla testa, riproduzione della celebre borsa Speedy.
Poi ce ne sono altri sei di legno con il corpo totalmente decorato dai graffiti creati da Stephen Sprouse, l'artista amico di Jacobs precocemente scomparso. Sui manichini la celebre stylist inglese che ha lavorato a stretto contatto con lo stilista newyorkese dal 2003, ha allestito una ideale rappresentazione della storia della maison del gruppo LVMH, mixando i pezzi iconici di varie stagioni secondo il suo gusto, come un perfetto sill life. Ci sono, tra le altre cose, l'abito «coiffeuse» in satin di seta e la Speedy multicolor creati in collaborazione con Takashi Murakami per la primavera-estate 2003 proposti con le manette dell'ultima collezione di questo autunno-inverno e con il cappello in cotone creato in collaborazione con Philip Treacy della primavera-estate 2001. Ai più esperti non sfuggirà la presenza di pezzi mai visti e la bellezza di quelli tra i più desiderati dalle fashion addict di tutto il mondo.
Insomma, i più significativi tra i modelli d'archivio della storia del prêt-à-porter di Louis Vuitton, nati a partire dal 1998 quando il brand fra i più conosciuti del pianeta pensò bene di sfidare la sua storia di produttore di bauli lanciandosi nella moda femminile.
Lo fece con il talento e la complicità del designer americano oggi pole position per sostituire John Galliano da Dior.
Una scelta felice perché Jacobs ha saputo rispettare e trasferire i codici della maison nella contemporaneità. Una filosofia che emerge chiara che visitando il rinnovato negozio della maison in via Montanepoleone: un inno al suo savoir-faire che parte da una serie di pezzi numerati e limitati. Si chiamano «Les Extraordinaires» e sono venduti solamente in alcuni store di tutto il mondo: quello di Milano è uno di questi.
Fra le altre chicche, presenta infatti la clutch Lockit Devotion con bracciale di diamanti: un oggetto che dire esclusivo è poco perché costa circa 370 mila euro.
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