Milano - Le Borse europee sono partite piuttosto deboli dopo la chiusura in negativo di Wall street, con il settore delle materie prime che guida i cali dell’avvio di seduta e il comparto del credito che paga l’aumento dei timori di American Express sulla solvibilità del mercato statunitense.
Borse europee incerte La piazza azionaria che registra la corrente di vendite più ingente è quella di Amsterdam, che accusa un calo di oltre due punti percentuali e che paga il calo del 7,32% di Acelormittal e del 2,92% di Shell. Parigi, Milano e Stoccolma perdono poco più di un punto, mentre Londra registra anche qualche acquisto, come su Vodafone, che cresce dell’1,33%. Il settore del credito registra la crescita del 6,07% di Dexia e del 6,33% di Natixis, mentre tra le banchi principali la più debole di inizio giornata appare Intesa SanPaolo, in calo del 3,56%. Mediamente più in salute i titoli degli assicurativi, dove spicca Allianz in crescita del 2,63%. Maggioranza di vendite nel comparto dell’auto, con Daimler in calo del 4,86%, Pirelli del 2,65% e Fiat dell’1,61%. Nel settore crescono, di poco, solo Michelin, che registra un rialzo dello 0,13%, e Renault, in aumento frazionale dello 0,04%.
Rialzi in Asia Le Borse asiatiche e del Pacifico hanno creduto maggiormente ai listini europei, che hanno aperto la settimana in discreto aumento, piuttosto che a Wall street, che ha invece chiuso la sua seduta in negativo. Le piazze azionarie dell’area hanno viaggiato infatti praticamente tutte su aumenti consistenti, mettendo a segno la terza seduta consecutiva in ripresa, il miglior rialzo dopo sette settimane di chiara debolezza. In particolare, crescono Tokyo, Seul e Sidney, che ottengono un aumento di oltre tre punti percentuali. Più cauta Singapore, ma le maggiori Borse asiatiche sono state trainate al rialzo dalla fiducia sulle misure dei diversi governi mondiali per il sostegno all’economia e, soprattutto, al mondo del credito. In Giappone, in particolare, si crede che la Banca centrale stia valutando l’acquisto a breve di titoli emessi dagli istituti nipponici per rafforzare i loro coefficienti patrimoniali, mentre in Australia si prevede un ulteriore abbassamento del tasso di sconto. In questo quadro, gli acquisti si sono concentrati sui titoli finanziari e dei grandi gruppi che puntano all’export. A Tokyo Sumco corporation ha guadagnato il 9,73%, Pioneer il 9,43%, Sapporo holdings l’8,82%. Bene anche Mitsubishi electric (+5,20%) e Toshiba (+4,05%).
A Seul, Kia motors è cresciuta del 6,67% e Hyundai steel del 4,29%, mentre a Sidney si registra un aumento del 7,27% del titolo delle linee aeree Qantas e del 4,74% della Commonwealth Bank of Australia. Deboli invece diversi importanti titoli dell’energia e delle materie prime minerarie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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