Magenta - Gianfranco Fini "é morto da solo". Ne è convinto Umberto Bossi, ministro delle Riforme e leader della Lega, secondo il quale "se uno attacca tutti i giorni un suo alleato, prende pochi voti". Bossi ha parlato del presidente della Camera durante un intervento a una festa della Lega Nord nel milanese, rispondendo a un simpatizzante che lo ascoltava sotto il palco. "Che cosa ce ne frega di Fini? Fini è troppo fine, lasciamolo perdere - é stata la risposta del leader leghista. E poi Fini è un alleato di Berlusconi, che cosa possiamo fare? E' chiaro che c'é sempre gente che rompe le scatole, ma noi andiamo avanti. Se uno attacca tutti i giorni un suo alleato, prende pochi voti: Fini è morto da solo".
Bossi ha dedicato un lungo passaggio del suo intervento proprio al ruolo dell'ex leader di An. "Noi dobbiamo fare, lui può solo criticare", ha sostenuto a proposito del rapporto con la Lega. "Certo qualcuno vorrebbe che tutto fosse perfetto, ma se tutto fosse perfetto non sarebbe umano - ha concluso il ministro delle Riforme in un duetto improvvisato col pubblico -. Solo con la lotta e la forza si piegano gli altri, e vince chi è più forte: siamo più forti noi ed è per questo che vinciamo".
"Questa settimana inizia la battaglia in commissione" per il federalismo fiscale, "abbiamo usato la pazienza al posto del fucile, ma la pazienza é la via migliore e il risultato migliore sta arrivando".
Dopo il federalismo demaniale, ha annunciato Bossi a militanti e simpatizzanti, "mancano solo le tasse che devono restare ai Comuni e alle province, così eviteranno, come stanno facendo ora, che i Comuni non abbiano una lira e debbano così andare a Roma con il cappello in mano per non ottenere nulla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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