Tanto valeva per i Los Angeles Lakers, come dicono in America, inviare il risultato per posta, senza sprecare soldi, energie e carburante aeronautico per attraversare tutto il continente e farsi stracciare a Boston 131-92 in quella sesta partita di finale Nba, martedì notte, che poteva rappresentare un capitolo glorioso per i gialloviola di Kobe Bryant ed invece, volgendoci al positivo che male non fa, è stato il grandioso suggello del diciassettesimo titolo Nba dei Celtics, forse il più sorprendente dei tempi moderni perché arrivato a soli dodici mesi di distanza da un campionato meno che mediocre. Lo scorso anno, infatti, i Celtics erano stati la seconda peggiore squadra Nba, con 24 vittorie, due sole in più dei pessimi Memphis Grizzlies. Unica consolazione, che, con il passare delle settimane, i disastri erano diventati quasi un progetto: più si perdeva, più ci si avvicinava alla probabilità di scegliere per primi nel draft, ovvero la chiamata di giovani dall'università o dal resto del mondo. Ma nel sorteggio tra le peggiori, istituito dalla Nba proprio per evitare finali di campionato a... perdere, Boston era caduta al quinto posto e quindi aveva visto sparire la possibilità di chiamare una delle due stelle del draft, Kevin Durant o Greg Oden. Era già successo nel 1997: Rick Pitino aveva lasciato l'università di Kentucky per andare ad allenare i Celtics contando sulle fortissime probabilità di un'estrazione al primo posto e dunque di scegliere Tim Duncan, ed era stato beffato alla stessa maniera. Solo che nel maggio 2007 Danny Ainge, l'ex grande giocatore divenuto dirigente, invece di piagnucolare aveva reagito: cessione a Seattle del deludente quinto posto di scelta in cambio del tiratore Ray Allen e in luglio invio di mezza squadra a Minneapolis per avere, in un'operazione che fece enorme clamore, il lungo Kevin Garnett, grande giocatore sempre irrealizzato in maglia Timberwolves.
È andato tutto bene, anzi benissimo: Pierce ha accolto Garnett e Allen innestandoli nella propria fisiologia di gioco invece di rigettare il trapianto e Boston ha battuto i Lakers su tutti i fronti e lo stesso Pierce è stato votato miglior giocatore. Ora, come annunciava il tabellone elettronico, i Celtics sono World Champions per la diciassettesima volta. Un po' esagerato, forse, ma ad una squadra che non vinceva il titolo dal 1987 può essere concesso.Boston mette fine al digiuno Dopo 21 anni è campione Nba
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