Bot e azioni, la supertassa da luglio 2007

Comincia domani alla Camera il voto sui quasi mille ritocchi alla Finanziaria

Gian Battista Bozzo

da Roma

L’aumento del prelievo sulle rendite finanziarie, dal 12,50 al 20%, dovrebbe scattare l’1 luglio 2007. La data è indicata nella relazione tecnica al disegno di legge delega, collegato alla Finanziaria, che il governo ha depositato in Parlamento. Dall’aliquota maggiorata su Bot e altri titoli di Stato, obbligazioni oltre i 18 mesi, plusvalenze azionarie, proventi da fondi d’investimento l’esecutivo prevede d’incassare 1,1 miliardi di euro nel 2007, che saliranno a 2 miliardi annui dal 2008 in poi. Secondo il governo, l’incremento di tassazione non modificherà la struttura del risparmio, né farà registrare la corsa al mattone o la fuga dei capitali all’estero: i comportamenti dei risparmiatori, si dice, resteranno «invariati».
La legge delega sul risparmio non ha ancora cominciato il suo cammino parlamentare. Va avanti, invece, l’iter della Finanziaria vera e propria. Oggi, alla commissione Bilancio della Camera, incomincerà l’esame degli emendamenti attenzionati, ovvero delle proposte di modifica segnalate dai gruppi. Il governo ha presentato una ventina di emendamenti prioritari: fra questi l’emendamento Visco sull’Irpef, quello sul cuneo fiscale, lo «smagrimento» di Sviluppo Italia, nuove norme sull’apprendistato artigiano. L’esecutivo propone, inoltre, che le liti su materie europee vengano giudicate dal magistrato ordinario, non amministrativo.
Dalle 400 pagine fitte di emendamenti (sono poco meno di mille) emerge un furore fiscale ancora non sedato, da parte dei parlamentari di maggioranza. Non soddisfatti dalla salva di aumenti di tasse già proposta dal governo, i deputati dell’Ulivo e dell’ultrasinistra ripropongono aliquote Irpef più alte, fino al 47% dei Comunisti italiani per i redditi sopra i 150mila euro. Rifondazione e Ulivo si accontentano del 45%, rispettivamente sui redditi oltre i 100 mila e 150 mila euro; ma il partito di Giordano propone anche l’incremento al 23% della tassazione sul risparmio. Diliberto e compagni sollecitano un incremento dell’Irap nei confronti di banche, assicurazioni e società finanziarie. Molto «gettonato» l’aumento dell’accisa su alcolici e superalcolici per finanziare le misure più disparate, dall’aumento delle detrazioni Irpef all’esclusione della «superbollo Suv» per i residenti nei Comuni di montagna. All’opposto, i Comunisti voglio raddoppiare la sovrattassa sui «gipponi», allargando la platea dei veicoli interessati. L’Udeur propone una «sovrattassa sul lusso» per finanziare gli assegni familiari per i figli fino a 25 anni. La commissione Trasporti sollecita altri 3 centesimi di sovrattassa sui diritti d’imbarco aereo.
All’opposto, Forza Italia propone - tenendo fede al programma elettorale - la cancellazione dell’Ici sulla prima casa, finanziata da tagli di spesa in tutti i ministeri. «No» anche alla revisione del catasto, con gli inevitabili aumenti di tassazione sugli immobili. Emendamenti di maggioranza e di opposizione sollecitano l’assunzione da 2000 a 6500 agenti di polizia. Non mancano gli emendamenti abrogativi: potrebbe così saltare la polizza obbligatoria anti-calamità per i fabbricati, mentre Rifondazione chiede l’abolizione dei ticket sanitari. An propone che il 50% del Fondo per l’inclusione sociale venga destinato a finanziare il rimpatrio dei clandestini. Rifondazione, Lega e Ds chiedono un rinvio a fine 2010 del termine entro il quale l’Eni dovrà scendere sotto il 20% di Snam Rete Gas. La Rosa nel pugno chiede la liquidazione di Sviluppo Italia e l’aliquota secca del 20% sugli affitti. La Lega vuole abolire il canone Rai.


Sarà infine riformulato l’articolo 53, che affida al ministro dell’Economia la variazione degli accantonamenti di spesa, accogliendo i rilevi di Laura Ravetto (Fi). Oggi, sugli emendamenti, vertice Visco-maggioranza; e da domani si vota.

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