Botta e risposta tra Boni e il governatore: «Innamorarsi non basta». «E tu sei tiepido»

Nessuno parla del settimo sigillo né della fine del mondo, ma il dibattito federalista tra Roberto Formigoni e Davide Boni assume ugualmente toni apocalittici, quando il governatore si lancia ad ammonire il suo ex assessore con parole che ricordano l’ultimo libro della Bibbia.
«Caro Boni, tu hai paura delle persone innamorate, invece io ho paura delle persone tiepide, poco convinte, che non sono né calde né fredde. I tiepidi sono i pavidi, quelli che non si impegnano mai fino in fondo e non concludono nulla» dice un severo Formigoni richiamando l’Apocalisse: «Io conosco le te opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo e né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca».
A scatenare la contesa su amore, innamoramento, tiepidezza e frigidità la dichiarazione di Formigoni, che si è detto «innamorato» del progetto federalista.
«Devo dire che ho sempre paura delle persone innamorate perché, quando si è innamorati troppo spesso e volentieri, si perdono di vista le cose» il commento del presidente del consiglio regionale, Boni.

Ed ecco la replica di Formigoni, «federalista convinto e battagliero», che rinchiude Boni nel girone dei pavidi inconcludenti: «Prendo atto che tu non sei innamorato del federalismo, sei un tiepido. Peccato, il federalismo è un grande progetto che ha bisogno di una grande passione».
Ma Boni non si è arreso. «A volte l’innamoramento non basta. Ci vuole cuore, testa e sacrificio». Al tiepido l’ultima parola.

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