RomaEcco la ritrattazione di Loyos Alexandru Istoika, il più giovane dei due romeni arresti per lo stupro alla Caffarella a Roma. Loyos denuncia di essere stato picchiato e convinto a confessare, dice che la polizia ha deliberatamente macchiato di sangue i suoi pantaloni, sciorina un elenco di testimoni pronti a confermare il suo alibi.
Pm: Allora, cosè successo? L.: «Quel giorno non sono stato al parco, che non conosco, mi hanno costretto i poliziotti, mi hanno menato, mi chiedevano informazioni, io non sapevo che dire, loro mi menavano più forte e mi chiedevano comera vestita la ragazza (...). Non sapevo che dire, ho detto jeans. E loro: Perché menti?. E mi menavano». Pm: Chi e dove lha picchiata? L.: «Mi hanno picchiato in questura poi è arrivato lavvocato per linterrogatorio (...)». Pm: Non era alla Caffarella? L.: «No. Ho lavorato dalle 8 alle 16.30 a Torrevecchia con uno zingaro alla Gs dove faccio le pulizie». (Il pm torna sulle violenze in questura). Pm: Durante linterrogatorio ti è stata usata violenza? L.: «No». Pm: E perché non mi hai detto mi hanno menato. Qualcuno ti ha obbligato a firmare? L.: «No». Pm: Perché non lhai detto prima? L.: Non lo sapevo chi siete (...). Pm: Cosa i poliziotti romeni ti hanno obbligato a dire? L.: «Quando sono stato solo con loro mi hanno fatto sedere su una sedia e hanno iniziato a picchiarmi, dicendomi così e così tu hai fatto. E io: Non le ho fatto queste cose. No, tu lhai fatto, abbiamo tutte le prove, del dna, ti hanno riconociuto in foto (...). Non mi hanno suggerito direttamente su come era vestita. Io mi sono buttato, ho detto jeans e mi hanno menato. Poi ho detto gonna corta e non andava bene. Finché non dicevo la cosa giusta per loro mi menavano (...). Mi hanno chiesto come lhanno violentata, non sapevo che dire, lui mi dava schiaffi e diceva: «Hai fatto così e così». Io stavo giù a terra e dicevo sì, stavo così e lui mi menava (...) Mi hanno fatto dire questo dei due ragazzi e anche che io avevo violentato altre donne. Io ho detto che non lho violentata, ma alla fine ho firmato, non sapevo che dire, avevo paura (...). Non cè ragione per cui posso esser stato riconosciuto, nel parco non ci sono mai stato». Pm: Nella tenda in cui abita sono stati trovati jeans con una macchia di sangue. L: «Macchia? Quando li hanno portati in questura non ce laveva». PM. Non cera? L: «No. Li ho guardati e mi hanno menato dicendo: perché li guardi?. E io: «per vedere dovè il sangue, non cera. E mi hanno menato di nuovo (...
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