Roma

Botti illegali, una bomba chiamata «Lecciso»

Antonio Venditti

Anche quest’anno il campionario dei fuochi d’artificio proibiti si presenta sul mercato clandestino assortito, pericoloso e decisamente fantasioso. Tanti i «botti» illegali, a cui i fabbricanti danno nomi nuovi, come le bombe «Ronaldinho» o «Lecciso», a cui si aggiungono appellativi fantasiosi, che stuzzicano la curiosità degli acquirenti: «Barrage 120», «Clustering bees», «Happy Fireworks», «Razzi Soviet», «Magnum», «Cipolle», «Rambo». Ci sono poi «Sfere», «Candele romane», «Venti di guerra», batterie multiple che arrivano fino a 300 pezzi. In vendita anche «Apocalisse», «Tuono di mezzanotte», «Gran finale», «Razzo Lucifero».
L’interesse maggiore lo riscuote ancora il «Pallone di Maradona», fatto di carta straccia e ripieno di due chili di esplosivo. Seguono le bombe «kamikaze», «testa di Saddam» e tanti altri fuochi d’artificio, cinesi o nostrani, tutti pericolosissimi. I fuochisti clandestini oggi usano il clorato di potassio unito al perclorato, ma con l’aggiunta micidiale della nitroglicerina con la nitro-cellulosa. Da un sondaggio effettuato su 800 cittadini, tutti di sesso maschile e di età tra i 18 ed i 60 anni, è risultato che il 75% considera necessario l’uso di «botti» per festeggiare l’inizio del nuovo anno, mentre il 50% degli intervistati non li ritiene assolutamente pericolosi. C’è di più: il 7% ha intenzione di aumentare il volume di fuoco per questo fine anno e il 3% ha propensione a utilizzare fuochi-bomba di nuova generazione. Tante iniziative di repressione e prevenzione sono state intraprese dalle forze dell’ordine con ingenti sequestri eseguiti in varie parti d’Italia.
Anche quest’anno la campagna di sensibilizzazione della polizia ha puntato molto sulla comunicazione: uno spot televisivo, lezioni in classe per spiegare la pericolosità dei fuochi d’artificio illegali, ma anche dei giochi pirotecnici non utilizzati in maniera corretta. Gli incidenti più gravi derivano infatti dalla mancata adozione delle misure di sicurezza e delle precauzioni suggerite dal buon senso. Statisticamente i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono i più colpiti dalle esplosioni e gli organi più interessati sono mani e occhi. Molti incidenti avvengono il «giorno dopo» a causa dei botti inesplosi che si trovano per strada. È opportuno non toccarli e chiamare subito il 113. Da sottolineare la rilevanza dei costi sociali e sanitari da sostenere per gli incidenti dovuti ai botti. Le conseguenze delle esplosioni sull’uomo sono quanto di più eterogeneo possa avvenire: dipendono dalla distribuzione dell’ordigno rispetto al soggetto e alla sua posizione, dagli oggetti posti nelle vicinanze che si trasformano, a loro volta in corpi contundenti e dal luogo, aperto o chiuso, in cui avviene l’esplosione.
Purtroppo quando i petardi iniziano il loro assordante concerto, per gran parte degli animali domestici è il momento peggiore dell’anno. Alcuni arrivano al punto di ferirsi anche gravemente, di distruggere per la paura mobili e soprammobili, oppure di scappare se si trovano all’esterno.

È opportuno per chi possiede cani, gatti o altri animali tenerli chiusi la sera del Capodanno in una stanza in cui non arrivino rumori e dove non ci siano arredi con cui si possano ferire.

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