La bottiglia con il vestito: il segreto del "freezerino"

Beniamino Longobardi ha inventato un contenitore per tenere il vino in fresco: "È il sogno dei sommelier"

La bottiglia con il vestito: il segreto del "freezerino"

E adesso stiamo freschi. Macché battuta, è la pura verità e quindi, una volta tanto, è il caso di dirlo. Perché lui, Beniamino Longobardi, classe 1955, se potesse ci cucirebbe addosso il vestito giusto, anche elegantissimo, magari un frac, magari addirittura con gli strass o in ecopelle, pur di farci rimanere freschi. Insomma, dategli una forma e lui, nel suo laboratorio Enofoams, vi confezionerà, da bravo artigiano, il «freezerino» più adatto. Già, ma resta da capire che cosa sia esattamente questo «freezerino» che, un anno e mezzo fa, Longobardi, dopo averlo puntualmente brevettato, presentò all'Artigiano in Fiera di Milano e che, da quel momento, con la vetrina online di Artimondo, ha recapitato e sta recapitando ovunque, anche in Giappone e negli States.

«L'idea del freezerino - racconta Longobardi - ci è venuta dalla nostra storia di famiglia, consolidatasi con una quarantennale esperienza nella realizzazione di borse di qualsiasi tipo, forma e dimensione. Quindici anni fa abbiamo compiuto la nostra prima svolta, con la decisione di dedicarci con maggiore attenzione ai cosiddetti preformati, cioè alle custodie soprattutto destinate al mondo farmaceutico, per intenderci: porta siringhe, porta fiale e simili. Dopodiché da lì, all'idea di inventarci qualcosa di termico per tutti, qualcosa che mantenesse alla giusta temperatura, il vino, la birra, l'acqua minerale, il passo è stato breve».

Non chiamatelo portabottiglie, per favore, altrimenti Beniamino ci rimane male e vi spiega subito «che il portabottiglie che mettete in freezer e poi piazzate addosso alla bottiglia è un prodotto dozzinale che lascia il tempo e il freddo che trova».

La differenza? «Sostanziale: la nostra bottiglia termica è veramente termica, non è la tuta elastica, con all'interno il neoprene, che viene messa alla bottiglia. Il freezerino, al contrario, non va né in frigorifero né tanto meno nel congelatore. E' un vestito elegante, che arreda anche la tavola, che può ospitare la bottiglia bordolese o di champagne come quella della bibita preferita o dell'acqua minerale, piccola o grande che sia, e che mantiene la temperatura in cui trova la bottiglia per almeno un'ora e mezza-due». Chiaro il concetto? Se non lo è a sufficienza, Beniamino Longobardi, con pazienza, ve lo rispiega: «Prendete la bottiglia di vino bianco dal frigorifero, mettetela in tavola dentro al freezerino e vedrete che manterrà la temperatura per almeno un paio d'ore. Stesso discorso con il vino appena preso dalla cantina. Sistematelo nel freezerino e lo potrete versare, per la gioia di qualsiasi sommelier, alla giusta temperatura di servizio. Compreso il vantaggio?».

Vedere all'opera Longobardi nel suo atelier dei portabottiglie in Abruzzo, ad Alba Adriatica, frazione Villarosa, è quasi uno spettacolo. Eccolo preparare la scocca, cominciare a cucire il preformato e ad assemblarlo con il materiale prescelto. Passare dal vestito termico in ecopelle intrecciato a quello di glitter luxe, da quello in pelle di cavallino a quello stampa cocco.

«Siamo qui in cinque, tre di famiglia e due dipendenti, per soddisfare le esigenze di ogni tipo di clientela: enoteche, hotel, ristoranti, privati che vogliono arredare la loro tavola, organizzare feste o celebrare matrimoni. Non c'è limite alla fantasia, perché la fantasia e l'inventiva non debbono mai avere limiti, altrimenti ci si perde lungo i sentieri della monotonia. Siamo già pronti per far fronte a grandi quantità, anche 50mila pezzi al mese ma non rifiutiamo, ovviamente, di produrre anche piccoli quantitativi. E in più riusciamo a mantenere prezzi contenuti». Poi Beniamino Longobardi sottolinea il vantaggio che offre, versare il vino con il freezerino, quando si è tavola: «Intanto mandiamo in pensione il cosiddetto padrone del secchiello, colui cioè che, avendo il secchiello del vino accanto, può decidere quando e quanto vino versare ai suoi due vicini di tavola. Lo mandiamo in pensione perché il freezerino sta, in bella vista, al centro della tavola, lo si prende e lo si passa tranquillamente di mano in mano perché consente di versare il vino con la bottiglia sempre inserita. Lo possiamo portare dove vogliamo, anche al ristorante adesso che ognuno può portarsi il vino che preferisce, in gita, dentro lo zaino con la bottiglia d'acqua che così rimane fresca. Abbiamo aggiunto anche una piccola tracolla, ideale per le signore, così, mentre siamo in viaggio o facciamo una bella camminata o quando si fa sport, ci possiamo dissetare con l'acqua fresca al punto giusto. Solo bibite o lattine? Nessun problema perché abbiamo in produzione anche il mini-freezerino».

Longobardi insiste nell'incorniciare le qualità della sua invenzione di successo.

Ma uno svantaggio, ci sarà pure uno svantaggio? «Beh quando la bottiglia di vino sta dentro il freezerino, passandolo di mano in mano senza fatica e, soprattutto, senza toglierla, non ci si accorge di quando si arriva in fondo e il vino finisce». E allora che si fa? «Se ne ordina un'altra, semplice». E il Beniamino del freezerino scoppia in una fragorosa risata.

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