Bovisa 2015: la «Silicon valley» italiana

«Era, quella di ier l'altro, una notte freddissima; terso e come ripulito da un vento di cristallo, il cielo; innumeri, dentro di esso, a portata, ecco, di mano, le tremanti luci delle stelle. Resti di neve, per le strade, là dove il traffico non l'aveva di già ridotta a pantano; e, tuttavia, bianchissima coltre appena, passate le gallerie, il treno avrebbe accostato gli ultimi, derelitti orti della Bovisa...». Così scriveva Giovanni Testori nel 1999 del suo quartiere, oggi a distanza di quasi vent’anni viene presentato il progetto per la «Nuova Bovisa» il cui masterplan è firmato da Rem Koolhaas e Reiner De Graaf dello studio OMA.
La riqualificazione dell’area, che la città di Milano aspettava da almeno una decina di anni, è frutto dell’accordo di programma siglato nel dicembre 2007 tra il Comune ed EuroMilano, società di promozione e sviluppo immobiliare, proprietaria del 38% dell’area. Gli altri attori dell’accordo sono A2A, che manterrà nell’area il centro di produzione e distribuzione dell’energia, con la realizzazione di una nuova centrale di cogenerazione, il gruppo Ferrovie Nord Milano, la Camera di commercio, il Politecnico.
L’area che si estende su una superficie di 850mila metri quadrati, di cui 750mila edificabili, a nord ovest della città, tra la stazione di Villapizzone e quella di Bovisa politecnico, diventerà la nuova «Silicon valley» italiana. Nella «Nuova Bovisa», infatti, sorgeranno il nuovo polo di ingegneria industriale e gestionale del Politecnico, 180mila metri quadrati saranno dedicati a centri di ricerca e a residenze per gli studenti dell’università, 100mila metri quadrati per centri di ricerca e laboratori, mentre su 130mila metri quadrati sorgeranno le imprese tecnologiche. La Camera di Commercio, inoltre, fonderà una struttura per la promozione e il sostegno dei processi di innovazione e trasferimento tecnologico delle imprese.
Il tutto va inserirsi in un’area con un’alta concentrazione di eccellenza scientifica: in Bovisa, infatti, sorgono l’istituto Mario Negri, fondazione no profit per la ricerca e la formazione delle scienze biomediche, il nuovo dipartimento di meccanica, energia, ingegneria gestionale e Mip, la Business school del Politecnico.
I lavori, per un investimento complessivo di 2 miliardi di euro, dovrebbero partire tra 12 - 18 mesi, quando il masterplan sarà definitivo e l’area sarà stata bonificata. La maggior parte delle opere, invece, dovrebbe essere pronta per il 2015, in tempo per l’Expo. «La nuova Bovisa sarà un luogo strategico per la città e per il sistema paese ma anche in vista dell’appuntamento dell’Expo 2015. Milano avrà finalmente un polo dedicato all’energia e all’innovazione da cui scaturiranno progetti e idee di interesse internazionale» commenta Alessandro Pasquarelli, amministratore delegato di Euromilano.
Il masterplan prevede, infatti, la costruzione anche di 300mila metri quadrati di edilizia residenziale, di cui 4mila saranno affittate a canone convenzionato - circa 100 euro al metro quadro al mese, 45mila metri quadrati per attività commerciali, 10mila per l’attività ricettiva e 15mila per impianti sportivi e 130mila per le imprese.


Lo studio OMA, ha pensato anche all’ambiente: tutta l’area infatti sarà attraversata da piste ciclabili, mentre saranno aumentati i collegamenti con i mezzi pubblici. Una metrotramvia collegherà piazza Bausan con la stazione Certosa, passando per Bovisa, la linea 78 sarà prolungata, mentre il percorso dell’82 sarà deviato.

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