Oggi invieranno una lettera al sindaco, «dai toni educati». Accompagnata da 1.700 firme, tanti sono i cittadini che appoggiano il comitato per la difesa di piazzale Lavater. E che contestano il progetto di un parcheggio sotterraneo da 200 box (per far partire i lavori basta lultimo atto, lapprovazione della giunta, slittata da fine giugno ai primi luglio e posticipata ancora) «perchè - sostengono - questa è una piazza storica, tutelata dalla direzione regionale del paesaggi, ci sono alberi centenari e palazzi Liberty con le fondamenta in mattoni, è da prevedere, alla prima crepa si ferma tutto». La lettera farà leva su questi aspetti: la bellezza del luogo («unoasi di pace, come un angolo di Parigi» laveva definita il critico Gillo Dorfles anchegli residente in zona), il ruolo strategico del verde in città, i danni che ne avrebbero i commercianti («guardiamo piazza Bernini: via le piante, le panchine, le edicole e da anni dei box neppure lombra»), i residenti («ora parcheggiamo gratis, dopo non più») e il mancato guadagno di Palazzo Marino («adesso ci sono un centinaio di posti a pagamento che fruttano 400mila euro lanno»). I residenti sperano in un ripensamento. Da gennaio il sindaco è commissario straordinario su tutti i parcheggi «e poi il passaggio in giunta è una procedura tuttaltro che formale» ribadisce Edoardo Croci ex assessore che abita in zona. Ma lassessore ai lavori pubblici Bruno Simini invita alla cautela: «Tutti chiedono più parcheggi ma poi sotto casa non li vuole nessuno. Questo progetto è stato approvato da tempo, io sono arrivato a gare fatte. Quando gli uffici mi diranno che sarà pronto lo porterò in giunta.
Prevede zero auto in piazza, sacrificheremo un albero solo, ne aggiungeremo altri sei, ci sarà una pista ciclabile e più spazio per i pedoni. In tutti i parcheggi conclusi il verde aumenta (Meda, SantAmbrogio, Sabotino)».Box in piazzale Lavater Lettera al sindaco e 1.700 firme per fermare le ruspe
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