Gianluigi Nuzzi
da Milano
Partito il totonomine per il nuovo cda della Banca Popolare Italiana che verrà scelto allassemblea di gennaio. In buona posizione, per fare il presidente, oltre allex sottosegretario Piero Giarda, si attesta Roberto Ruozi, presidente del Touring club, del cda di Axa assicurazioni e di Mediolanum, consigliere in diverse società come Mediaset e LOreal. Negli ambienti finanziari circola anche il nome del commercialista Paolo Gualtieri, socio di studio di un altro papabile, il cattolico Francesco Cesarini, consigliere, tra laltro, in Banca Mediolanum e sindaco di Interbanca. Sia Ruozi, sia Cesarini hanno dalla loro lesperienza al vertice di unaltra grande Popolare, quale la Milano.
Ma è evidente che qualsiasi scelta dellazionariato sarà più nitida dopo la conclusione, in Procura, degli accordi sullo sblocco dei titoli Antonveneta sotto sequestro. Gli stessi magistrati, contattati da Bpi, hanno mostrato lintenzione di non voler seguire né quindi interferire sulle scelte del prossimo cda. È chiaro comunque che la partita è ancora aperta e solo dopo gli sviluppi delle più recenti indagini, ad esempio quelle sul patrimonio immobiliare di Gianpiero Fiorani, sarà più chiara la lista dei possibili membri del prossimo cda di Lodi.
Lo spettro investigativo sta infatti passando al vaglio interessenze e operato degli attuali membri e anche dei sindaci, a iniziare dal commercialista Roberto Araldi, che possedeva alla fine del 2004 quasi 25mila azioni della Banca Popolare Italiana. Araldi è noto alle cronache giudiziarie.
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