Bpi, s’indaga sugli intrecci con il crac Necchi

Uno dei possibili prestanome di Fiorani in società con l’ex numero uno del gruppo pavese

Gianluigi Nuzzi

da Milano

Si chiama immobiliare Agricola Padana il primo anello di congiunzione tra l’inchiesta milanese su Antonveneta e sui prestanomi di Gianpiero Fiorani, e quella condotta tra Pavia e Milano per falso in bilancio su Necchi, il gruppo delle macchine per cucire. Attiva nel settore zootecnico, Agricola Padana ha sede a Lodi e si occupa come oggetto sociale di allevamenti e coltivazioni.
Tra i quattro soci che da quasi dieci anni detengono le azioni, divise in quote uguali, agli inquirenti interessano soprattutto i nomi di Silvano Spinelli e quello di Giampiero Beccaria. Di chi si tratta?
Spinelli da alcune settimane, come possibile prestanome del banchiere di Lodi, è indagato per aggiotaggio, insider trading e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Per i Pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti, Spinelli detiene il 50% della Liberty srl, società alla quale fa capo la villa di Cap San Martin sulla Costa azzurra comprata per 3 milioni nell’aprile 2003. Villa che rientrerebbe nel patrimonio dell’ex amministratore delegato di Bpi. Di Spinelli ha parlato per primo Egidio Menclossi, ex dirigente di Bpl Suisse fino al 2003, e ritenuto uno dei testi chiave dell’inchiesta.
Più delicate le indagini sulle attività di Beccaria. Che anche lui facesse operazioni di portage per Fiorani è ancora presto per dirlo. Visto che il banchiere di Lodi l’ha sempre indicato come cliente primario di Bpi. Ed è proprio su questo fronte che sia i Pm Luisa Rossi e Stefania Di Tullio (che indagano a Pavia su Beccaria per i conti della Necchi), sia gli inquirenti di Antonveneta voglio vederci chiaro. A iniziare da un finanziamento per oltre 20 milioni che la Necchi avrebbe ricevuto da Efibanca, costola dell’ex Popolare di Lodi. Così, quando nell’ottobre del 2004 le Fiamme Gialle fecero le prime perquisizioni nell’inchiesta su Necchi, bussarono sia agli uffici di piazza Mercanti a Milano dell’allora Bipielle, sia alla sede di Lodi.
A mandare i militari alla Lodi era stato il Pm Luigi Orsi che da oltre un anno indaga su un reato chiave nelle indagini Antonveneta: ostacolo all’attività di vigilanza della Consob. Da parte sua Beccaria si chiama fuori: «Dal 2000 i rapporti con Fiorani - afferma - si sono raffreddati e mai sono stato un suo prestanome. Con Spinelli poi possiedo solo una quota in un fondo rustico».


Infine ieri le Fiamme gialle hanno sequestrato i depositi su un conto corrente e il dossier titoli di Marco Sechi, imprenditore vicino a Fiorani, aperto alla popolare italiana. Il finanziere è stato sentito sino a tarda serata in procura.

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