Bpm-Mutuel si decide a giugno Assente Lucas

da Milano

I rapporti di forza tra la base e il vertice di Bpm restano complessi ma la popolare milanese e il Credit Mutuel si pongono l’obiettivo di stabilire un progetto di alleanza strategica entro giugno. Il tassello è stato posto ieri nel corso di un tavolo tecnico con Parigi, prima molto delusa per lo stallo delle trattative. Tanto che il direttore generale del Mutuel, Michel Lucas, aveva disdettato all’ultimo la trasferta in Piazza Meda, «incredulo» davanti alle parole pronunciate giovedì scorso dal presidente Roberto Mazzotta. Il banchiere aveva detto, pur con un battuta corretta l’indomani, che Bpm non avrebbe mangiato patè nel 2008. Una frase, dietro cui chi conosce i meccanismi interni a Bpm aveva visto l’ammissione che con Parigi non si sarebbe andati oltre gli accordi commerciali. Da qui la scelta di Milano di compiere un primo passo concreto verso gli alleati del Mutuel (già grandi soci della banca).

Parigi è conscia che la strada da percorrere è lunga e irta di ostacoli. Come dimostra il precedente della prospettata fusione con la Banca popolare dell’Emilia Romagna, prima approvata dai rispettivi consigli di amministrazione e poi bocciata in extremis.

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