Sullo sblocco degli aiuti di Stato destinati al Lazio è in atto un vero e proprio braccio di ferro. Leventuale scongelamento dei fondi è subordinato al raggiungimento degli obiettivi prefissati nelliter di risanamento del bilancio sanitario. Piero Marrazzo nè come presidente, nè come assessore ad interim della sanità, nè come commissario ad acta è riuscito finora a convincere i tecnici del ministero dellEconomia di essere almeno sulla buona strada. Neppure quando a via XX Settembre cera Tommaso Padoa-Schioppa, ministro di un governo «amico» del centrosinistra. In queste ultime settimane ha annunciato nuovi e drastici tagli a ospedali e cliniche private e ha un super-ticket da 3,5 euro su tutti i farmaci non generici. Ora, però, i soldi (che ammontano a 5 miliardi di euro) farebbero comodo e, così, Marrazzo ha chiesto a tutti i suoi amici di dargli una mano per fare lobbing ed esercitare pressioni sul governo. Ieri, per esempio, ha fatto firmare una lettera ai presidenti delle province di Viterbo, Rieti, Frosinone e Roma, indirizzata al presidente del Consiglio Berlusconi, per sollecitare lo sblocco dei 5 miliardi.
Purtroppo per lui, però, il motivo del congelamento non è politico, ma tecnico. È quanto ha spiegato ieri, per lennesima volta, il capogruppo dei socialisti riformisti alla Regione Donato Robilotta: «La sanità gestione Marrazzo produce un disavanzo strutturale di circa 2 mld di euro allanno. Il disavanzo tendenziale per il 2008, a oggi, viene stimato pari a 1,8 mld, coperto in parte con 1,007 mld di tasse, 82 mln provenienti dalle maggiori entrate precedenti e 321 mln del fondo Statale. Emerge dunque un extradeficit di 364 milioni non coperti. I 28 provvedimenti varati da Marrazzo avrebbero dovuto provvedere a coprire questo extradeficit del 2008 e intervenire sul contenimento della spesa in modo da arrivare nel 2010 al pareggio di bilancio». «Questi provvedimenti invece - spiega Robilotta - risultano inefficaci e insufficienti, perché per i mesi restanti del 2008 hanno un impatto finanziario nullo, pari a 62 mln (11 mln blocco turn over, 8 mln per vari interventi su farmaceutica, 37 mln di introiti per il ticket, 6 mln per il taglio dei posti letto) - continua - Resta dunque un extradeficit per il 2008 pari a 302 mln che se non verrà coperto nelle prossime ore dal commissario Marrazzo con altri provvedimenti dovrà essere coperto con un ulteriore aumento delle tasse come prescrive la legge.
Braccio di ferro sugli aiuti di Stato
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