Brad Pitt si è perso nel deserto messicano

L’attore è tra i protagonisti, insieme con Cate Blanchett, del film «Babel». Tra i debutti nei cinema della capitale le ultime pellicole di Martin Scorsese e Otar Iosseliani

Alessandra Miccinesi

È un weekend gonfio di titoli e autori quello che affianca l’uscita dell’ultimo capolavoro firmato Martin Scorsese, The Departed, remake del nipponico Infernal Affair - script folgorante e cast stellare: Jack Nicholson, Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Martin Sheen e Alec Baldwin (in 19 sale e in originale al Nuovo Olimpia) - al potente dramma corale di Alejandro Gonzàles Inarritu, Babel. Premio per la regia a Cannes, il film è un’opera complessa e ricca di suggestioni che attraverso le derive esistenziali dei protagonisti analizza le crescenti difficoltà di comunicazione tra i popoli. Interpretato da Cate Blanchett, Brad Pitt, Gael Garcia Bernal, e Koji Yakusho, il film viaggia sul crinale del dramma intimista esplorandone i confini al di là dei continenti: il motore del racconto è un proiettile esploso per caso da un fucile. Il colpo, sparato da un ragazzino, intreccerà i destini di una coppia di turisti americani nel deserto, di una colf messicana di ritorno a Tijuana, di un’adolescente sordomuta nelle strade di Tokio, e di una famiglia di pastori marocchini (in 19 sale e in originale al Metropolitan).
Una suadente parabola sulla sete di potere che tra inni alla tolleranza e immagini surreali evoca le favole di Esopo. È la commedia Giardini in autunno, presentata in concorso della Festa del Cinema di Roma, regia del franco-georgiano Otar Iosseliani. Dispensando perle di poesia e fior d’emozioni, la pellicola racconta una storia apparentemente banale: il recupero della voglia di vivere, grazie ai piccoli piaceri della quotidianità, di un ministro cacciato anzitempo dal Palazzo e scaricato pure dalla giovane amante. Nel cast Séverin Blanchet, Muriel Motte, Pascal Vincent e Michel Piccoli versione en travesti nel ruolo di un’anziana madre. (Eden, Mignon). Forte dell’Orso d’Argento conquistato a Berlino 2006, arriva nelle sale distribuito da Istituto Luce Il segreto di Esma - Grbavica, opera prima della regista bosniaca Jasmila Zbanic che attraverso l’analisi del rapporto madre-figlia affronta il tema della guerra nei Balcani e delle umiliazioni derivanti dai rigurgiti etnici (Eden, Rivoli). Atmosfere da fiaba con tocchi di irriverente ironia (qual è la differenza macroscopica tra animali e umani? i primi mangiano per vivere, i secondi vivono per mangiare) con il lungometraggio d’animazione La gang del bosco, di Tim Johnson e Karey Kirkpatrick (in 20 sale), cartoon che affronta in chiave umoristica una delle maggiori ossessioni dei paesi industrializzati: il consumo di cibo.

Archiviato il letargo, un gruppo di animali della foresta (opossum, porcospini, tartarughe, puzzole, e scoiattoli capitanati da uno scaltro procione) è costretto a fare i conti con l’ennesimo insediamento umano: riusciranno i pelosi abitanti della foresta a convivere con un condominio di umani dalle pattumiere belle gonfie? La risposta in 26 sale.

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