«Il no allestradizione allassassino Cesare Battisti è uno schiaffo al quale dobbiamo reagire. La cosa migliore è sospendere laccordo militare con il Brasile». Parola del sottosegretario alla Difesa, Guido Corsetto, che quellaccordo lha firmato lo scorso giugno (indiscrezioni parlano di un valore di 1,4 miliardi di euro).
Cosa pensa del no allestradizione di Battisti?
«Tutto il peggio possibile. È difficile capirlo partendo dai rapporti con il Brasile e tenendo conto che in quel paese vive una delle più grandi comunità italiane nel mondo. Battisti è un assassino, che deve finire in galera in Italia. Molti dei suo «colleghi» si sono pentiti e lui invece per anni è andato avanti con una sfrontatezza unica. Adesso parliamo del Brasile, ma non dimentichiamoci la Francia, dove Battisti ha trovato rifugio per un lungo periodo venendo considerato un intellettuale da salotto».
Quanto ha pesato secondo lei la lobby francese?
«Non lo so, ma dietro la vicenda Battisti ho limpressione che abbia dato fastidio la crescita in modo esponenziale dei rapporti, negli ultimi anni, fra Italia e Brasile. Laccordo di cooperazione firmato in aprile da Berlusconi ed il presidente brasiliano Lula ha preoccupato qualcuno. Se lItalia crea relazioni più forti con un paese in cui è prevista la maggior crescita al mondo, come il Brasile, altre nazioni non brindano a champagne. I nostri concorrenti in Brasile sono le grandi nazioni industrializzate. Un momento di freddezza italo-brasiliana può far comodo».
Lei ha firmato nel giugno scorso un accordo militare con il Brasile.
«Era un atto aggiuntivo a quello più ampio siglato da Berlusconi in aprile, che si riferisce alla cooperazione nel campo dellindustria della Difesa. Il fatturato di Finmeccanica e Fincantieri dipende spesso da accordi bilaterali. Quello con il Brasile prevede la fornitura di mezzi navali, ma pure terrestri, che riguarderanno lIveco e lo stesso consorzio Oto Melara».
Pensa che sia giusto bloccare laccordo se Battisti non verrà consegnato allItalia?
«Dobbiamo reagire in qualche maniera. Però è vero, che oltre al danno del caso Battisti rischiamo la beffa, ovvero la zappa sui piedi. Quando vedo sorridere questo personaggio mi ribolle il sangue, ma non vorrei che poi le conseguenze le paghi loperaio di Fincantieri in cassa integrazione. Lidea migliore è sospendere laccordo militare, perché sarebbe un errore ratificarlo o meno in Parlamento. LItalia non può permettersi di chiudere i rapporti con il Brasile per sempre, ma non dobbiamo neppure prenderci uno schiaffo del genere, che è rivolto a tutti i cittadini italiani, senza reagire. Una sospensione (dellaccordo militare, ndr) può aiutare le diplomazie a chiarire la faccenda Battisti».
La decisione brasiliana su Battisti è stata dettata da esponenti governativi che hanno un passato nella guerriglia marxista leninista, come lattuale presidente Dilma Rousseff...
«Ogni paese ha avuto i suoi problemi. Un deputato del Prc è andato a prendere un terrorista come Ocalan (lex leader del Pkk curdo, ndr) per portarlo in Italia e un ministro di allora è rimasto coinvolto (Oliviero Diliberto alla Giustizia, ndr). Penso, invece, che nei prossimi mesi possa maturare un ripensamento brasiliano sul no allestradizione. Il fatto che Lula abbia deciso lultimo giorno del suo mandato non è casuale. Noi eserciteremo pressioni affinché le autorità brasiliane riflettano. Non vorrei, però, che altre nazioni si diano da fare per il contrario».
Non le sembra allarmante che siano comparse scritte e manifesti inneggianti a Battisti e ai talebani che hanno ucciso lalpino Matteo Miotto in Afghanistan?
«Da un po di tempo, per colpa di certi rappresentanti, come Di Pietro, che hanno alimentato lodio pensando di aumentare i voti, si è creato un clima dal quale può saltar fuori qualunque cosa. Sono molto preoccupato per quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi».
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