(...) Non vuole definirlo un delinquente, ci mancherebbe. Ma cose da dire sul suo conto ne avrebbe abbastanza per scrivere un libro. «Il problema però è che questo signore ha, diciamo così, dei problemi di alimentazione - parte subito con una premessa Mauro Evangelista -. Non so cosa prenda, se troppi caffé o cosa. Il fatto è che prima è una persona normale, direi persino affabile, gentile, quasi fanciullesca. Dopo aver sbagliato alimentazione è una mina vagante. Per tutti qua in giro».
La «serata decisamente brutta» trascorsa da Gianluca Galliani e da avventori e gestori dellamerican bar sarebbe già un ricordo se non fosse che stavolta le gesta di Nicola M. hanno conquistato le prime pagine di tutti i giornali. Ed è proprio questo il punto che Mauro Evangelista tiene a precisare. «Mi spiace sinceramente per Gianluca Galliani, non vorrei sembrare ruffiano, ma è davvero una persona splendida, non solo corretto, ma addirittura schivo e riservato - insiste il titolare del Jolly -. Ma se questa pubblicità al caso servisse a far cambiare quel ragazzo, sarebbe lunico aspetto positivo della serata. Qui ormai lo conoscono tutti e nessuno sa cosa fare per arginarlo. Noi ad esempio non gli diamo da bere, ma serve a poco. Gira da un locale allaltro, con un bicchiere sempre diverso. Beve sempre vodka e tonica, e non si sa mai dove abbia preso lultima consumazione».
È andata così anche sabato notte. Il tavolo di Galliani jr era uno dei tanti, quasi anonimo. Poi è arrivato Nicola M., con il suo bicchiere da asporto. Parole, provocazioni. Poi la voglia matta di fare comunque a botte. «Ero dentro il locale, ho sentito il rumore di vetri rotti - racconta ancora Evangelista -. Mi ha tirato contro una sedia, poi una seconda. La terza per poco non mi ammazzava. Ero girato di spalle e lui ha fatto per tirarmela sulla testa. È una sedia di otto chili, mi avrebbe fatto secco se non fosse intervenuto un altro ragazzo a mettersi in mezzo. Altri avventori lo hanno allontanato, lo hanno buttato in mare, mentre chiedevo di avvisare le forze dellordine. Ho visto che a un tavolo accanto a quello di Galliani cera una signora su una carrozzina. Era terrorizzata, coperta dai vetri dei bicchieri rotti. Poi lui è sparito. È rimasto in giro tutta la notte, fino alle 8 di domenica mattina. Appariva e scompariva mentre lo cercavano, dicono che abbia dormito nel gozzo di suo padre».
Lultima considerazione del gestore del Jolly è una sorta di resa. Ma fatta con un fondo di speranza. «Ripeto che Nicola M. non è un ragazzo cattivo, ma bisogna far qualcosa. In zona sta diventando un vero problema - conclude Evangelista -. Appena la sera prima aveva mandato allospedale un cameriere del Carillon, una discoteca frequentata benissimo. Finisce sempre così. Appena torna in sé è pentito per quello che fa. Lo portano un po via da Portofino, ma dopo un po ricompare.
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