BergamoUna bestia tra noi. Un animale che va preso e assicurato alla giustizia. Parole del sindaco di Brembate Sopra, Diego Locatelli (Lega Nord) che ieri ha spiegato ai giornalisti cosa si attende la comunità dopo la morte di Yara Gambirasio, 13 anni, il cui corpo è stato ritrovato sabato scorso in un campo di Chignolo, a una decina di chilometri dalla palestra in cui era stata vista lultima volta il 26 novembre scorso. «Aspettiamo lesito delle indagini - ha detto Locatelli -: non mi sorprenderei se ci fosse il mostro di Brembate. Dove cè luomo cè anche il male, questo voleva dire don Corinno Scotti nella sua omelia». Per il sindaco, la possibilità che chi ha ucciso Yara possa essere un orco della porta accanto è concreta: il ritrovamento del corpo della 13enne ha sconvolto il paese, 8mila anime, e ora nessuno sembra più fidarsi dellaltro. «Non ci sentiamo migliori o peggiori di altri - spiega -. La comunità ha espresso il suo cordoglio con il silenzio e adesso aspetta una risposta, siamo pronti a qualsiasi verità».
E ancor più della comunità, anche la famiglia di Yara attende risposte: «Noi, come loro, ci aspettiamo giustizia, non vendetta. Quel mostro, quellanimale, va preso assolutamente». Locatelli respinge le accuse di omertà rivolte in più occasioni ai suoi concittadini. «Ci sono stati gli appelli, linvito a rivolgersi alle autorità competenti. Chi pensava di aver visto qualcosa di utile lo ha detto a chi di dovere. Lo ha fatto con riserbo, senza andare a raccontarlo in piazza». In tanti si sono rivolti allo stesso sindaco, oppure al parroco, spesso raccontando vicende in apparenza prive di importanza come unauto sospetta, estranei che si aggiravano in zona, strani movimenti. Insomma, il riserbo mostrato tante volte davanti alle tv non deve essere scambiato per reticenza. Brembate Sopra vuole giustizia, ma è consapevole, secondo il sindaco, «che questa cosa poteva accadere ovunque, non solo qui. Non credo ci sia una nostra carenza sulla sicurezza».
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