Brembo supera Fiat: 43 euro di anticipo sul nuovo contratto
31 Ottobre 2007 - 03:10Anche lazienda del vice di Montezemolo, Alberto Bombassei, decide di aumentare i salari in attesa del rinnovo
da Milano
Brembo batte Fiat 43 a 30 (euro). La prima fabbrica freni, la seconda automobili. La Fiat è presieduta dal presidente di Confidustria, Luca Cordero di Montezemolo, la seconda dal suo vicepresidente, Alberto Bombassei. Entrambe sono aziende metalmeccaniche che si stanno misurando con un contratto collettivo ancora difficile a chiudersi. Lo sciopero di ieri, secondo i sindacati, ha ottenuto l80% delle adesioni.
Brembo ha deciso di seguire lesempio (di mercoledì scorso) della Fiat e ha annunciato che con lo stipendio di ottobre, oggi dunque, inserirà nelle 2.800 buste paga 43 euro lordi in più a titolo di anticipo sul futuro contratto; la Fiat ne aveva deliberati 30. La decisione punta esplicitamente a ridurre i disagi per i dipendenti in attesa del rinnovo del contratto scaduto il 30 giugno.
Il gesto ha un impatto economico che non può che essere apprezzato dai singoli percettori: un sindacalista della Uilm, a proposito dellaumento unilaterale della Fiat, la settimana scorsa aveva detto con un certo buon senso: «Non si dice mai di no ai soldi». Anche se poi aveva preso le distanze aggiungendo: «Ma i lavoratori la potrebbero interpretare come una presa in giro».
E ha anche un sicuro impatto politico. Da un lato la decisione dà una risposta concreta alle osservazioni del governatore della Banca dItalia, Mario Draghi, secondo il quale i salari italiani sono troppo bassi; dallaltro spiazza, nuovamente, il sindacato, che si trova nella difficile condizione di dover contrastare un gesto che alla base è materialmente gradito. Ma è lecito che unazienda si trattenga dal compiere un atto gradito ai propri lavoratori solo perchè le organizzazioni sindacali lo osteggiano?
Ha detto ieri Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom: «È scattata unoperazione abbastanza sciocca perché puntare a dividere i lavoratori mi pare una cosa ridicola. Dopo di che noi dobbiamo accelerare». «Sarà un conflitto pesante - ha osservato - e Federmeccanica si assumerà le proprie responsabilità se tenterà di dare un colpo ai metalmeccanici. Riprendiamo il confronto il 9 e il nostro segnale è che il tempo è scaduto».
Da parte sua Bombassei, che ieri sera è stato ospite a Ballarò, aveva già espresso chiaramente il proprio pensiero da Tokio la settimana scorsa: un gesto «coerente con le logiche che da almeno tre anni stiamo sostenendo sulla necessità di spostare sempre più verso la sede aziendale il baricentro della contrattazione».