Il Brent sfiora a Londra i 74 dollari

da Milano

Il petrolio Brent ha sfiorato ieri nuovamente la soglia dei 74 dollari al barile, aggiornando il nuovo massimo dallo scorso 3 maggio, giorno in cui il mercato aveva visto il greggio del Mare del Nord segnare per la seconda seduta consecutiva il suo massimo assoluto a 74,97 dollari. Sul mercato europeo, seppur orfano di un punto di riferimento importante come la piazza statunitense (il Nymex è rimasto chiuso ieri e lo sarà anche oggi per la festività del 4 luglio), si scaricano tensioni si ogni tipo quali la nuova crisi israelo-palestinese, il perdurare delle stragi in Irak, la decisione dell'Iran di prendere tempo nel rispondere alla proposta occidentale sull'affaire del nucleare, il timore per l'avvicinarsi della stagione degli uragani nel golfo del Messico e il previsto aumento della domanda dei carburanti negli Usa con l'arrivo della bella stagione (quella dedicata alle vacanze).

Il quadro tecnico favorevole completa lo scenario rialzista, così come la rigidità dei volumi contribuisce ad amplificare la portata dei movimenti. Tra gli investitori, inoltre, c'è molta attesa per la diffusione dei dati sugli stock strategici statunitensi.

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