Bresciani salva un malato durante il volo

«L’ho rianimato: non sono un eroe, solo un medico»

Altro che dottor House. L’eroe dell’ultimo minuto si chiama Luciano Bresciani, assessore lombardo alla Sanità e medico di Umberto Bossi. Per il resto, gli elementi della fiction condita di adrenalina pura ci sono tutti e sono degni della più classica delle sceneggiature: un aereo preso per un pelo dopo mille peripezie, l’sos lanciato dagli altoparlanti, un passeggero in bilico tra la vita e la morte, un’équipe medica improvvisata. E il lieto fine.
Buenos Aires. L’assessore Bresciani conclude la sua missione in Sud America con la squadra della Regione Lombardia. Per una manciata di secondi non perde il volo di rientro per Malpensa. Autentici giochi del destino. Tutto è tranquillo a bordo e il viaggio si consuma tra un aperitivo e un piatto di orecchiette al sugo. Quando l’hostess lancia l’allarme. «C'è un medico a bordo?». Detto fatto.

Bresciani, cardiologo, schizza via dalla business class assieme a Carlo Tersalvi, medico chirurgo in viaggio con lui, e arriva in «prima linea» tra i sedili dell'economy. Un uomo inglese di 50 anni è in arresto cardiaco a causa di uno shock anafilattico. La sua vita è appesa a un filo. (...)

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