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Briatore: «Lo scudetto? I maggiori meriti a chi ha scelto Capello»

nostro inviato a Montecarlo

Il tifoso doc Flavio Briatore ha scoperto sabato mattina di non essere solo il leader del mondiale F1, ma anche un campione d’Italia. «La Juve ce l’ha fatta? Fantastico, è un grande risultato, un successo di tutti: dei giocatori che non hanno mai mollato e di questo management che ha dimostrato che si può vincere anche se si dispone di un organico che viene dopo quello di altre squadre come Milan, Inter e ci metto pure la Roma».
Già, la Roma: quanto, questo scudetto è merito di Capello?
«Molto, ma il vero merito è di chi l’ha scelto».
Per cui un bravo ai suoi amici: Giraudo, Moggi, Bettega...
«Un bravo soprattutto al dottor Umberto Agnelli, perché Capello è stata una scelta soprattutto sua. Sono felice perché è da anni che i bianconeri dimostrano che si può vincere con un’oculata gestione».
Però, dicono che non siete simpatici.
«È una tesi che vacilla: chi vince non può essere simpatico... o almeno, lo è ai suoi tifosi: e la Juve ne ha tanti».
Ma allo stadio non si vedono.
«E chi ci vede al Delle Alpi, servirebbe un binocolo, ma non appena ci sarà lo stadio nuovo la musica cambierà».
E al suo amico Galliani, che dice?
«Dico che il Milan è la mia seconda squadra, dico che è giusto: lo scudetto a noi e, per par condicio, la Champions a loro...

Però dico anche: state attenti, perché contro quel Liverpool operaio temo che sarà un match molto difficile».

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