Briatore Lo Stato si tiene yacht (e guai) rifiutando due milioni

Briatore Lo Stato si tiene yacht (e guai) rifiutando due milioni

Meglio niente che due milioni. Anzi, meglio rimetterci dei soldi che accontentarsi di due milioni. Lo Stato preferisce rischiare e farsi il superyacht. E pazienza se, in tempi di redditometri e indagini fiscali, farebbe senza dubbio molta fatica a spiegare come può permetterselo. La vicenda del «Force Blue», il panfilo sequestrato a Flavio Briatore con l’accusa di aver evaso le tasse in particolare sul rifornimento di carburante, rischia di diventare in serio problema. Ieri il giudice per le indagini preliminari di Genova, Ferdinando Baldini, ha rifiutato un’offerta di due milioni. La società Autumn Sailing Limited, che al di là delle ipotesi investigative, risulta pur sempre la proprietaria del mega yacht, aveva proposto quella cifra come garanzia per ottenere l’affidamento della nave da diporto sequestrata a maggio al largo della Spezia. Una cifra che secondo i legali della società, era sufficiente a coprire l’eventuale cifra dovuta allo Stato per la contestata evasione. Quei soldi avrebbero cioè garantito che, anche in caso di vittoria al termine del processo, lo Stato avrebbe avuto comunque la garanzia di recuperare il dovuto.


Quei soldi - due milioni di euro - non sono stati però giudicati sufficienti dal gip, che ha respinto la richiesta della Autumn Sailing Limited per l’affidamento del megayacht «Force Blue» al capitano della nave. (...)

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