Cultura e Spettacoli

Brunetta «sbanca» il premio Capalbio con i suoi fannulloni

Il ministro per la Funzione pubblica si aggiudica il primo posto nella sezione politica del concorso letterario

Cerimonia di premiazione per il premio Capalbio 2009 che nella sezione politica è andato quest'anno anche al ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta per il volume «Rivoluzione in corso» (Mondadori). Il ministro, che prima di ricevere il premio ha partecipato a una tavola rotonda su «Il futuro dell'integrazione Europea alla luce del Trattato di Lisbona e della sentenza della Corte Costituzionale tedesca», è stato premiato dal Rettore dell'Università di Roma Tre, Guido Fabiani, alla presenza del presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras, del sindaco di Capabio Luigi Bellumori, di Paolo Franchi e del presidente del Premio Capalbio, Gianni Aringoli. Alla tavola rotonda hanno partecipato, tra gli altri, Giuliano Amato e gli europarlamentari Andrew Duff, Graham Watson e Inigo Mendez de Vigo, ai è stato conferito il Premio Capalbio Europa 2009. Una menzione speciale è stata assegnata anche al vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella e a Monica Frassoni, anche loro presenti alla tavola rotonda. Successivamente è stato premiato Stefano Livadiotti nella sezione Inchieste per il libro «Magistrati. L'ultracasta» (Bompiani). Domani, domenica 30 agosto, sempre nella cornice di piazza Magente si terrà la cerimonia finale del Premio Capalbio 2009, durante la quale verranno assegnati i premi per ciascuna delle sezioni ai designati di quest'anno. «Il Premio Capalbio - ha detto il presidente Gianni Aringoli - è giunto alla tredicesima edizione e ogni anno si auto-rigenera con nuovi giurati per cui non ci sono giurie fisse che impostano la linea culturale. La manifestazione ha confermato anche quest'anno la linea di autonomia, di indipendenza, di trasversalità, che ne ha fatto uno strumento importante per dare indicazioni al Paese ai più diversi livelli.

Ora cercheremo di confermare questa natura del Premio, allargando la sua azione laddove è possibile farlo».

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