Bruxelles Freno all’Agcom sull’aumento canone per i concorrenti

Richiesta di chiarimenti da parte della Commissione europea all’aumento del canone di accesso che Telecom Italia fa pagare agli altri operatori telefonici per accedere alla sua rete. Secondo quanto si apprende da fonti comunitarie, la commissaria Ue alle Tlc, Viviane Reding, e quella alla concorrenza, Neelie Kroes, hanno inviato ad Agcom una lettera in cui si chiede di decidere incrementi del canone solo se realmente necessari e giustificati da dati «recenti e verificati» in materia di costi. Agcom ha aperto nel dicembre scorso una consultazione pubblica sul provvedimento in cui si prevede un aumento del canone all’ingrosso - o di unbundling - praticato da Telecom. La decisione finale è attesa per la fine di gennaio, con la nuova tariffa a carico degli operatori alternativi che dovrebbe entrare in vigore da marzo e che dovrebbe essere di 8,55 euro al mese con un aumento dello 0,91 rispetto a quella attuale. La richiesta di Bruxelles è quella di aspettare. Le attuali tariffe infatti secondo la Ue, hanno finora dato prova di avvantaggiare i consumatori, incoraggiando i concorrenti di Telecom a competere sul fronte dei servizi di banda larga.

Telecom minimizza la richiesta di Bruxelles spiegando che si tratta soltanto di una formalità. In realtà gli operatori concorrenti all’ex-monopolista stanno tentando di bloccare l’aumento chiedendo appunto l’appoggio di Bruxelles. A febbraio intanto partirà l’aumento del canone per i clienti residenziali.

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