I conti non tornano. Non è una novità per i lettori del Giornale che sullargomento nei mesi scorsi avevano già avuto una bella infarinatura grazie allinchiesta sulla gestione della «Centrale Regionale Acquisti», lultima trovata di Claudio Burlando per regalare qualche poltrona. Tre dirigenti e un funzionario lavorano dal 2007 ad unagenzia regionale nata con lo scopo di tagliare le spese per 30 milioni ed invece ne è derivato un aggravio pari a 3,3 milioni senza portare a termine nessuna gara.
La denuncia arriva direttamente dal candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, Sandro Biasotti, accompagnato dal coordinatore regionale Pdl Michele Scandroglio. «La politica sanitaria portata avanti da Montaldo e Burlando è semplicemente un disastro - attacca Biasotti che riporta i numeri del deficit sanitario -. Quando presi la Regione nel 2000 ereditai 100 milioni di passivo che, nel 2004, erano scesi a 50. La manovra di Burlando costerà ai liguri 120 milioni solo per la sanità». Lattacco specifico sulla gestione della Centrale arriva dai consiglieri del Pdl. Nicola Abbundo è deciso a rivolgersi alla Corte dei Conti per denunciare la questione: «Ha dellincredibile che questo soggetto nato per risolvere il deficit sanitario non abbia avuto la possibilità di fare nuove gare dappalto e tagliare i costi di gestione, cè una marcata mancanza di trasparenza». Sulla stessa linea Luigi Morgillo che cita un documento del direttore generale della Centrale Acquisti Lionello Ferrando per motivare linutilità dellente: «Il 18 febbraio scorso il direttore generale, rispondendo alla Asl 5 spezzina, scriveva si conferma che la Centrale Regionale Acquisto non ha in programma di effettuare, per lanno 2009, gare relative a servizi così come risulta da verbale della riunione del Consorzio». «Stando così le cose sfido Burlando alla trasparenza» attacca Morgillo, mentre Gianni Plinio si chiede come, di fronte a questo mancato risparmio il tavolo di monitoraggio possa dare lok alla riduzione delle tasse annunciata da Burlando: «un piano da illusionisti», la chiosa Plinio. «Questi sono pazzi - replica alle accuse del Pdl Lionello Ferrando -. Manca un organico sufficiente per raggiungere i risultati richiesti. La verità è che solo Burlando crede nel progetto».
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