Bud Spencer: vi farò ridere mentre mi cucino il colpevole

RomaManicaretti e delitti. Questo il menù proposto dalla nuova serie giallo-rosa, al profumo agro-dolce, I delitti del cuoco. Una ricetta semplice semplice, per palati dai gusti tradizionali. Prendete un eroe dalla stazza da buongustaio - Bud Spencer - commissario in pensione col pallino dei fornelli; aggiungete un’ambientazione da cucina mediterranea - l’isola d’Ischia - tra fusilli al pomodoro e polipetti alla marinara; unite casi «gialli» di gustosa soluzione - nel primo episodio L’occhio del pesce c’è il misterioso accoltellamento di un portiere d'albergo - e otterrete la serie che Canale 5 manderà in onda, a partire da domenica in prima serata, per sei appuntamenti. L’incrocio di commedia buffa e poliziesco all’acqua di rose è evidente nel soggetto (firmato da Giuseppe Pedersoli, anche produttore, Carlotta Ercolino e Carla di Tommaso), fatto apposta per offrire al popolare Bud un personaggio - è il caso di dirlo - tagliato su misura.
«È un investigatore molto diverso dai tanti che ho fatto finora - spiega l’attore - perché lui non vorrebbe investigare affatto, ma godersi la pensione. Senonché viene travolto dal senso del dovere. E costretto ad abbandonare i suoi piatti preferiti, che sono anche i miei: sartù di riso, parmigiana di melanzane, sformato di maccheroni». Poliziotto ormai in pensione, Rosario detto Carlo decide di trasformarsi in chef, arruolando nel ristorante «Il polipo allegro» una ciurma di malfattori scalcagnati, che s’incarica di redimere con l’obbiettivo di trasformarli in cuochi. C’è Margherita, ex falsaria, che coi suoi dolci era popolarissima nel carcere di Pozzuoli; c’è Antonio, esperto d’armi, ora precettato come vice-chef; c’è Castagna, esperta avvelenatrice, ora promossa direttrice di sala. Tra i tegami bazzica spesso anche un commissario vero (Enrico Silvestrini), per approfittare dell’insolito team di esperti del crimine, e chiedere loro consigli professionali. Inutile dire che il cuoco-detective torna volentieri a menare le mani tra i delinquenti, piuttosto che tra i fornelli; mentre a rendere più imprevedibili ancora le sue avventure, provvede una sorella suora, che lo chiama ogni volta qualcosa nel convento marcia storto. «Quest’anno festeggio 42 anni di carriera e sento molto l’affetto del pubblico - confida Bud -. Ricevo duemila lettere al mese e ho fan club ovunque, perfino in America. Per questo se mi chiedessero di girale la seconda serie accetterei subito».


Certo: anche se la prima puntata de I delitti del cuoco (interpretato anche da Monica Scattini, Sacha Zacharias, Lucia Ragni) inizia come un film di Bud Spencer (un uomo che sfonda una finestra, catapultato da uno sganassone), il vecchio eroe distribuisce meno cazzotti del previsto. Ma lo spazio per battute di auto-citazione non manca. «Andatevene!» intima a due criminali. «Altrimenti?» replicano quelli. E lui: «Altrimenti mi arrabbio».

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