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Il "Buen Camino" di Zalone inizia dalla metropolitana

Ieri sulla linea M4 di Milano sono apparsi video e foto del comico nel suo nuovo ruolo. Il film uscirà a Natale

Il "Buen Camino" di Zalone inizia dalla metropolitana
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Zalone nel metrò. Parte dal Nord, da Milano, il lancio in grande stile del suo nuovo attesissimo film, Buen camino con la spagnola Beatriz Arjona, Letizia Arnò, Martina Colombari, nelle sale dal giorno di Natale. Già il poster ci aveva fatto conoscere un nuovo Luca Medici in arte Checco Zalone con una chioma bionda imbizzarrita che raffigura il suo nuovo personaggio (nella foto), quello di un erede ricco e viziato dell'azienda di divani di famiglia, costretto a lasciare la vita dorata in Costa Smeralda per mettersi sulle tracce della figlia adolescente scomparsa, finendo in Spagna sul Cammino di Santiago.

Ora la comunicazione di lancio del film, orchestrata da Medusa Film con Mediamond, è sbarcata ieri sulla linea M4 della metropolitana milanese nell'ora di punta mattutina - da Linate a San Cristoforo - con un video del comico ritratto in versione David di Donatello, poi in stile pop art e in altre trasformazioni al limite del kitsch. Dall'8 dicembre la campagna prosegue con installazioni iconiche a Milano, tra queste le Vele in piazza Gae Aulenti e tutti i totem digitali di CityLife. Ma Buen camino arriva anche nella Capitale su schermi strategici e nelle grandi stazioni. Intanto le prenotazioni vedono già alcune sale sold out e i multiplex proietteranno Buen camino già dalla mattina (per questo Piper Film ha annunciato delle insolite anteprime mattutine di La grazia di Paolo Sorrentino dal 25 dicembre all'1 gennaio prima dell'uscita ufficiale il 15) e tutto il mercato aspetta la boccata di ossigeno di Zalone che non tornava da Tolo Tolo del 2020 incassando "solo" 46,2 milioni di euro anche per via della pandemia. Siccome dietro la macchina da presa c'era lo stesso Zalone e non più Gennaro Nunziante che lo aveva accompagnato nei 65 milioni di Quo vado?, nei 52 di Sole a catinelle e nei 14 di esordio di Cado dalle nubi, qualcuno aveva già sentenziato il suo declino.

Niente di più sbagliato, ora alla regia torna pure Nunziante (anche cosceneggiatore), che, va ricordato, è l'autore con Angelo Duro del maggior incasso italiano 2025, Io sono la fine del mondo vicino ai 10 milioni di euro.

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