Un tocco di giallo sullo sfondo nero. Una cancellata tinteggiata ulteriore segno che chi non vuole sentir parlare di proprietà privata si appropria di ciò che è di tutti e lo fa suo. Eccoli lì, nuovamente lancia in resta i capetti del laboratorio sociale Buridda di via Bertani che si rivestono dei colori dellApe Maia continuando ad occupare un immobile di proprietà comunale e a sostegno del loro esproprio hanno ridipinto anche la cancellata allingresso della costruzione. Il tutto nella più totale illegalità e, altrettanto ovviamente (visto che siamo a Genova) il tutto rigorosamente tollerato. A testimoniarlo anche un nostro lettore che, visti i giovani intenti a carteggiare la cancellata, ha segnalato quanto stava accadendo ad un agente della polizia municipale nella zona di piazza Corvetto. Ma la risposta è stata alquanto laconica: «Ma avevano esposto il cartello vernice fresca?».
Il vero problema, infatti, è il dettaglio, il cartello sulla coloritura. È la cornice che interessa e non il quadro. Fatto sta che in via Bertani, nelledificio che fu sede della facoltà di Economia e Commercio, quelle persone non dovrebbero proprio stare. Sono abusivi. Lamministrazione comunale aveva detto che vi avrebbe messo mano al più presto per risolvere una situazione che diventa sempre meno tollerante per i residenti di Castelletto.
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