Burlando cerca il suo tesoretto

Una somma consistente, forse alcuni milioni di euro, mai usata per opere pubbliche e che giacciono da anni negli uffici di province e comuni liguri. Tutti soldi sborsati prima del dicembre del 2004 in 34 anni di elargizioni della Regione. Una valanga di rendiconti che adesso la giunta di centrosinistra rivuole indietro per creare investimenti sul territorio. Il presidente Claudio Burlando, dunque, fa la caccia al tesoretto ligure: lo ha annunciato ieri durante la presentazione dei conti dell’amministrazione regionale dove si è reso pubblico il pareggio del bilancio della sanità, che soltanto 3 anni fa presentava 310 milioni di euro di disavanzo. Le promesse: riduzione delle tasse per i contribuenti, circa 50 euro all'anno anche per le fasce comprese tra i 20 e i 25mila euro, e taglio delle spese della politica di 3 milioni di euro. «La giunta ha preparato una legge che obbligherà gli enti locali a fare il rendiconto dei finanziamenti ricevuti fino alla fine del 2004. Al momento non è possibile fare una stima del tesoretto - hanno detto Burlando e l'assessore al Bilancio Giovanni Battista Pittaluga -.

Si tratta di un'operazione dolorosa per gli enti ma è necessaria perché a partire dal 1970 sono tante le opere che hanno ottenuto finanziamenti che non sono stati poi spesi. Entro tre mesi la giunta conta di avere un quadro preciso dell'ammontare del fondo recuperato e non appena avremo il conto definitivo reinvestiremo sul territorio».

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