Burlando, più lo conoscono meno lo votano Il testa a testa sarà deciso dagli elettori Udc

(...) La società cui si affida Silvio Berlusconi quando viene preso in giro per il suo ottimismo poi verificato nelle urne, per la Liguria indica, ad oggi, un 46.2 per cento per Pdl e Lega (36.3 più 9.9) e un 41.1 per Pd e Idv (34.7 più 6.4). L’Udc, come partito, non sfonda al pari della Sardegna e resta sul 3.5, in leggero calo rispetto alle recenti politiche del 2008, mentre prende corpo il Partito socialista che ottiene un 2.4. Dopo il 2 per cento di Rifondazione, il resto della sinistra radicale si aggrappa intorno all’1 per cento.
Facendo la somma algebrica e considerando tutti voti a favore del blocco di Burlando, il centrosinistra tornerebbe avanti. Ma alle regionali si vota il presidente e qui l’unica domanda in grado di togliere ogni dubbio è quella secca: oggi chi voterebbe come governatore? Risposta secca, senza cespugli a pesare di qua o di là: Biasotti al 51.5 per cento, Burlando al 48.5. A voler confrontare i dati di partiti e candidati si ottiene una sola risposta plausibile: l’Udc, o almeno l’elettorato dell’Udc, vota Biasotti. E se sta a centrodestra (come in Sardegna) il partito ottiene consensi.
Appena reso noto dall’emittente locale Primocanale, il sondaggio provoca subito le prime reazioni. L’Udc affida a un comunicato la solita risposta, il solito ritornello: «Le prossime alleanze le sceglieremo sulla base dei programmi, ed è comunque presto per dire oggi cosa faremo - ripete il segretario regionale Rosario Monteleone Di regionali ne parleremo dopo le europee di giugno, quando conosceremo l’importante mandato ottenuto dagli elettori».
Distacco professato anche dai due diretti interessati. Claudio Burlando non gioca. «Tra il campionato dei sondaggi e il campionato delle urne, mi iscrivo da sempre al secondo - rifiuta le previsioni - Comunque il risultato non sorprende perché conferma che la Liguria non è il Veneto né l’Emilia, è sempre molto incerta. Io comunque sono certo di vincere». Un sorriso lo fa invece Biasotti che pure non abbandona la cautela. «È un sondaggio, certo, ma non posso negare che mi faccia piacere soprattutto il dato sulla fiducia nei miei confronti - ammette l’ex governatore - Ancor più in un momento in cui sono un po’ distante da Genova mentre Burlando fa campagna elettorale con i soldi dei liguri». Anticipa altri due temi del sondaggio, Biasotti. La sua «notorietà» in questo momento è inferiore a quella di Burlando: 72.9 per cento contro 80.8. Ma nonostante questo, la fiducia in Biasotti, da parte di chi conosce i due possibili candidati, è al 55.4 per cento contro il 44.9 dell’avversario. E ciò mentre l’attuale presidente è ormai da tempo in piena campagna elettorale, gira ogni giorno in tutti i comuni, mentre il campione del centrodestra deve ancora iniziare.
Ultimo dato rilevante riguarda il voto diviso per provincia. Biasotti fa il pieno nella «rossastra» Genova, 52.4 contro 47.6, massimo distacco registrato. Buon successo anche a Savona (51.

9 a 48.1), inevitabile cedimento ma non tracollo a Spezia (48.3 contro 51.7) e, a sorpresa, solo un vantaggio minimo (50.4 a 49.6) nella roccaforte di Imperia dove Forza Italia dovrebbe avere un peso specifico particolare.

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