Leggi il settimanale

Burlando, lo Zelig di De Ferrari che fa campagna anche con le ferie

Burlando, lo Zelig di De Ferrari che fa campagna anche con le ferie

(...) discontinuità e di idee che erano una speranza di futuro per Genova e per la Liguria. Idee poi tradotte anche in atti di governo da Claudio Scajola.
Insomma, il nostro è - necessariamente - un lavoro parziale. Ma, comunque, nel nostro piccolo, contribuiamo con una specie di «Tutto il Burlando minuto per minuto». E ogni giorno ci sono nuovi particolari e nuove primizie. Detto questo, detto dell’opposizione che non va in ferie e che non sta con i piedi a mollo (almeno quella del Giornale, se non proprio quella ufficiale), mi sento di ribadire per l’ennesima volta l’«allarme Burlando». Nel senso che il governatore è comunque una vecchia volpe della politica e si muove con un’astuzia, una capacità e - perchè no? - un’intelligenza politica assolutamente raffinata. Certo, poi, come dimostra il governo della Regione, questa raffinatezza tattica non sempre, per non dire quasi mai, si traduce nel buongoverno che i cittadini sognano e nelle scelte agognate. Ma questa è un’altra storia.
Il punto è questo. Il punto è che Burlando non va in vacanza. O, meglio, va in vacanza in Liguria - da Ventimiglia a Ortonovo, da Monesi a Rezoaglio - trasformando anche il periodo di ferie in un’ulteriore tornata di campagna elettorale. Come è legittimo e come è giusto, visto dal suo punto di vista. E così un giorno tratta con l’Udc che, stavolta, davvero, si è assicurata anche un buon serbatoio di voti, grazie al popolo ex democristiano della Fontanabuona che molto probabilmente seguirà in gran parte Giovanni Boitano e Gabriella Mondello, e il giorno dopo si occupa del ripristino degli striscioni negli stadi, diventando, per un giorno, il «presidente ultrà». E poi non sottovaluta nemmeno un passaggio organizzativo della Festa Nazionale del Pd a Genova. Guarda caso, l’altra volta che si fece da queste parti, si votava anche allora per le regionali e Claudio ne approfittò per trasformarla in un lungo spot per la sua candidatura. E il governatore non si risparmia nulla: nemmeno una «benedizione istituzionale» ai testimoni di Geova. Non si sa mai che qualcuno sia anche iscritto alle liste elettorali liguri.
Mica finita, anzi. L’attività burlandiana è instancabile: si va dall’inaugurazione di piazza Pertini a Bonassola all’elogio della Goletta Verde e al rifiuto del nucleare al largo di Riomaggiore, con tanto di foto con timone, t-shirt rossa e braccialetto «no nuke», che fa tanto anni Settanta e figli dei fiori.
Ma anche qui sarebbe sciocco fermarsi alla superficie. Perchè il presidente della Regione Liguria è più abile di Zelig, trasformista come pochi altri, capace di essere «figlio di cacciatori» fra i cacciatori e animalista insieme ai Verdi di Cristina Morelli. E così, anche sul nucleare, un conto sono le cose che dice a Legambiente, un conto sono quelle che dice ad Ansaldo Energia. Claudio mi ricorda un po’ Gommaflex, quel personaggio del fumetto di Alan Ford che era abilissimo a trasformarsi in chiunque altro grazie a una particolare mobilità delle sue molecole e spesso coloro che gli davano la caccia finivano aggrovigliati nelle loro stesse gambe, per la capacità straordinaria di Gommaflex di fuggire via. Ecco, Burlando funziona così: e alla (metaforica) faccia di gomma che gli permette uno straordinario trasformismo, abbina anche una buona dose di faccia di bronzo che gli permette di tentare contemporaneamente alleanze con l’Udc e con la sinistra radicale, con gli ultrà liberisti e con gli statalisti di casa nostra, con le gerarchie cattoliche e con esponenti islamici.
Lui c’è, c’è sempre.

E, per chi apprezza il genere, nel genere, è un fuoriclasse. Basta rendersene conto, basta saperlo, basta misurarlo.
Sottovalutare Burlando, non capire le sue capacità, ridicolizzarlo o pensare di essere antropologicamente superiori è il miglior modo di perdere la Regione.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica