Stefania Scarpa
Laumento del «bit», il biglietto integrato per i mezzi pubblici capitolini, è dietro langolo. Il rincaro è nei piani a breve termine dellAtac. Non più tardi del 2008. «Il costo del bit - spiegano dai vertici aziendali - è fermo dal 2003. Bisogna aggiornarlo, dunque, adeguandolo allaumento dellinflazione nel periodo». Insomma, una «stangata» in arrivo che andrà a colpire soprattutto le fasce cittadine più deboli: casalinghe, studenti, pendolari. Un piano che, accompagnato, a una caccia serrata ai «portoghesi» (nuovi tornelli di sbarramento allingresso e ronde di controllori) dovrà apportare i suoi benefici allazienda a partire dal 2009. «Caccia ai cosiddetti portoghesi, lotta ai privilegi, incremento della velocità dei mezzi pubblici, estensione della Ztl e, come chiedono tutte le aziende di trasporto pubblico, una revisione del prezzo e degli altri titoli di viaggio maturata sullinflazione», così Fulvio Vento, presidente di Atac Spa, riassume gli obbiettivi societari. «Dellaumento - dice - se ne parlerà nel 2008 e il lavoro sulle tariffe riguarderà anche gli altri titolo di viaggio, come gli abbonamenti». I benefici della manovra sono previsti per lanno successivo, il 2009, come attestano, spiega il presidente di Atac, i piani finanziari presentati dallAgenzia per la mobilità alla società di analisi e ricerca Standard & Poors (la stessa società di rating che più volte ha, però, bocciato la qualità dei servizi Atac).
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