Alessia Marani
Tram e bus superaffollati. Servizi festivi presi dassalto: pochi i mezzi su strada, troppi i disagi sulle corse più «gettonate» da turisti e pendolari della domenica. Ora gli autisti lanciano lallarme. «Rischiamo il linciaggio - dicono -. La gente inferocita, dopo attese estenuanti, se la prende con noi. Hanno ragione a lamentarsi, ma non possiamo essere il loro capro espiatorio». Laltra settimana a finire in pronto soccorso il conducente del 716 (la linea che dal centro storico raggiunge lArdeatina passando per Testaccio, Cristoforo Colombo e Laurentina) aggredito da un viaggiatore infuriato per il «ritardo» del mezzo. «Laltra domenica - spiega Alessio Bertolani, delegato del Sult, Sindacato unitario dei lavoratori nel settore del trasporto pubblico - a coprire il percorso del 44, dal capolinea di via Montalcini alla Portuense, attraversando il Gianicolo e Villa Sciarra, cerano appena quattro vetture. Stessa storia: gli utenti se la sono presa con lautista».
Il Sult chiede «un intervento immediato per riorganizzare il servizio». Lo fa con una missiva «al vetriolo» inviata il 21 giugno scorso al sindaco Veltroni, allassessore capitolino alla Mobilità, Calamante, al presidente e al direttore di Trambus spa, e puntando lindice senza mezzi termini su quello che solo pochi mesi fa era stato varato dallazienda targata Spqr come il piano di «ottimizzazione» della rete non feriale. Una situazione, al contrario, bollata come « intollerabile» per gli operatori «che si ritrovano - scrive il Sult - a dover garantire un servizio diventato estremamente pericoloso.
«La scrivente - prosegue il documento - chiede ai responsabili se sono a conoscenza delle conseguenze derivanti dalla cosiddetta ottimizzazione operata sul servizio Trambus nei giorni festivi che causa continui disagi alla clientela con pericolose ripercussioni verso gli operatori di esercizio che vengono continuamente fatti oggetto di minacce e, purtroppo, anche di aggressioni (...) Pertanto si provveda a riorganizzare il servizio festivo soprattutto in quelle tratte che sono state recentemente risistemate».
In particolare, i rappresentanti dei lavoratori chiedono che si possano «dirottare» sulle linee più «roventi» vetture solitamente impiegate in altri circuiti meno affollati.
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