Il business La corsa delle aziende: c’è pure il misuratore integrato nel navigatore

Centomila locali obbligati per legge a dotarsi di almeno un etilometro. Un affare niente male, che le aziende specializzate hanno colto al volo, lanciandosi nella produzione di apparecchi «da tavolo», adatti a soddisfare l’obbligo imposto dalla legge.
L’invasione di modelli di ogni tipo del resto è già iniziata da qualche tempo, in particolare dall’ultimo giro di vite anti alcol introdotto nel codice della strada.
La tolleranza zero introdotta per giovani e neopatentati ha sparso il terrore, con multe da migliaia di euro e sequestri di auto che sono diventati uno spauracchio che non si può più ignorare, anche se il numero dei controlli nelle strade è ancora largamente inferiore ai livelli di Paesi come la Francia.
La paura ha comunque spinto molti a dotarsi di apparecchi portatili e l’etilometro è pure diventato un gadget da regalare. Ma non sono mancate le polemiche, perché sono finiti in circolazione parecchi modelli non a norma la cui affidabilità è davvero discutibile. Col rischio che l’apparecchietto tascabile dia luce verde e quello della polizia locale segnali un superamento del limite, facendo scattare un multone.
Per andare sul sicuro, le associazioni dei commercianti hanno stipulato convenzioni con alcune aziende. Come la Avmap, che produce il BaccoBox, certificato dalla Fipe.

Ma la ditta toscana si segnala soprattutto per aver ideato il gadget più originale: un modello di navigatore che incorpora anche un «precursore alcolemico», cioè un vero e proprio atilometro: soffi nel tubicino collegato all’apparecchio elettronico e poi imposti la destinazione.

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