IstanbulPronti via, quattro chilometri scarsi e Jenson Button è andato in fuga. Nessuno lo ha più visto. Al massimo qualcuno dei rivali quando è stato doppiato. È bastato un errorino di Sebastian Vettel, finito lungo fra la curva 9 e la 10, dopo una buona partenza che gli aveva permesso di conservare la sua preziosa pole position, per offrire la vittoria su un piatto dargento al pilota inglese. Passato in testa, ci è rimasto sino alla fine dei 58 giri in programma, per gli applausi finali dei 9mila paganti del pubblico, quattro gatti insomma. Alle sue spalle si sono dati battaglia Webber e il compagno di squadra tedesco, con laustraliano che ha prevalso grazie anche a una strategia migliore.
Sesta vittoria di SuperButton su sette gare disputate e distacchi abissali in classifica. Jenson ha così eguagliato il primato che era detenuto dal mitico Jim Clark che lo aveva stabilito nel 1965, poi pareggiato da Michael Schumacher due volte, nel 1994 e nel 2004. A Silverstone il ventinovenne pilota di Frome, nella contea del Somerset, potrà anche diventare il numero 1 di sempre in questa speciale classifica. È ben messo anche in quella dei podi consecutivi, sette su sette, che, al momento, appartiene a Hamilton e vacilla.
Nel giorno dellennesimo successo della Brawn GP (un po appannata solo dal ritiro di Barrichello dopo una gara da dimenticare, fra problemi di frizione, di cambio e di sue intemperanze), della conferma della Red Bull come unica rivale, dei progressi di Toyota con Trulli quarto, di Williams (Rosberg quinto) e della BMW (Kubica settimo) si registra il flop della Ferrari. Massa in sesta posizione come era partito, Raikkonen nono, fuori dai punti e anche fuori da una prestazione accettabile.
«È vero - ha detto Felipe rammaricato, ma sempre animato da spirito battagliero -, abbiamo fatto un passo indietro. Il motivo? Non lo sappiamo. Dobbiamo capire. Venerdì e sabato mattina nelle prove eravamo competitivi. Tutto è cambiato, senza spiegazioni durante le qualifiche. E in gara il nostro passo era nettamente inferiore alle aspettative. E peggiore non solo dei migliori, ma anche di altre squadre, come Toyota e Williams». Almeno il brasiliano ha offerto uninformazione, se non un motivo per sapere quanto è successo. Raikkonen si è limitato a dire che «la partenza sbagliata mi ha fatto perdere la possibilità di guadagnare uno o due punti».
Più articolate le dichiarazioni di Stefano Domenicali che riesce a nascondere la delusione di Maranello dietro la sua capacità dialettica: «Siamo andati più piano, questa è la verità. La cosa più importante - ha affermato - è di comprendere perché cè stata uninversione di tendenza. In gara non abbiamo mai avuto il passo che ci aspettavamo. Soprattutto abbiamo verificato una perdita di prestazione nel primo settore del circuito. Adesso è necessario mantenere la calma ed evitare cambiamenti sulle vetture che ci portino ulteriormente sulla strada sbagliata. Però non demordiamo, continueremo a lavorare. Abbiamo sviluppi della F60 programmati sino al Gp dUngheria del 26 luglio».
Problemi questi che la Brawn GP non conosce.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.