C’è crisi: e anche le griffe dei gioielli diversificano

Gioielli contro la crisi. Lusso che tiene, malgrado tutto, e scommette in un futuro più roseo. Così a Roma grandi marchi, come Bulgari e Pomellato, presentano le loro creazioni in questa primavera in cui i portafogli languono. E, al massimo, diversificano l’offerta con nuove linee per rendere certi preziosi più accessibili.
Compie un anno la boutique Pomellato in piazza San Lorenzo in Lucina e per due giorni si festeggia accogliendo gli ospiti all’aperto,in una piccola gelateria d’altri tempi allestita per l’occasione. Dentro, nella lussuosa sala tutta lacca nera e specchi, si scoprono nuovi gioielli, golosi come frutta, dal design raffinato con note esotiche. Li indossa la testimonial Nadja Auermann, nei ritratti fotografici di Michel Comte. Per contrastare la crisi si propongono versioni più economiche delle altre linee famose, come la Pom Pom: anelli e orecchini ricordano frutti esotici, nella collezione Tabou, che circonda di un pavé bombato rodoliti, ametiste e topazi azzurri, montati in argento brunito. La collezione orientale Ming ripete il motivo a foglia traforata per orecchini pendenti, anelli e ciondoli della catena a lunghe maglie in oro rosa. Come stelle marine sono gli anelli della collezione Sirene e i bracciali in oro rosa e diamanti sono lavorati a scaglie, per ricordare la coda delle mitologiche abitanti dei mari. Arabesque è un anello in oro rosa lavorato a ricamo, con grande pietra centrale: quarzi fumé, ametista o cristallo di rocca a scelta.
Per Bulgari l’appuntamento è di cultura e beneficienza, in sostegno all’associazione «Save the children. Rewrite the future». Il pomeriggio del 20 maggio sarà il sindaco Gianni Alemanno, insieme al presidente del marchio Paolo Bulgari e alla presidente del Palaexpo Ida Giannelli, ad inaugurare la mostra «Tra eternità e storia: Bulgari. Dal 1884 al 2009, 125 anni di gioielli italiani», al Palazzo delle Esposizioni. Seguirà una cena privata a Castel Sant’Angelo, per un gruppo selezionato di ospiti. La retrospettiva, curata da Amanda Triossi, ricostruisce la storia del marchio dal fondatore Sotirio Bulgari, che creò uno stile basato sull’innesto dell’eredità greca su quella romana, ai nostri anni in cui è diventato il primo gioielliere del mondo nelle pietre colorate. Saranno esposti circa 400 tra gioielli, orologi e oggetti preziosi realizzati da Bulgari in più di un secolo. La maggior parte dei pezzi non è mai apparsa in pubblico, perché appartiene a collezionisti privati, altri sono oggetti fuori commercio della Collezione Vintage.

Ci saranno anche disegni, documenti originali e testimonianze fotografiche dei clienti più celebri: industriali, aristocratici, artisti famosi, divi del cinema
Sempre in questi giorni la presentazione (nella boutique di via della Purificazione) di un’anteprima della collezione 2009 «Occhio Mistico», gioielli esoterici disegnati da Cristina Rotondaro per il marchio Eka, con pietre fuori dal comune e sofisticate lavorazioni a mano.

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