C'è un hockey da Champions Ma il Comune neppure lo sa

In questo periodo di magra per Milan e Inter, con l'Olimpia basket che non riesce a dominare il campionato come si pensava, c'è però una Milano che colleziona record su record e, tra un mese, si giocherà anche le sue possibilità in Champions League. Questo e molto altro è l'HC Milano Quanta, la formazione di hockey inline che difende l'onore meneghino all'interno della struttura del Quanta Village in zona Affori. La stagione regolare si è chiusa con 12 vittorie su 12 gare, ultimo corollario di una corazzata che ha vinto gli ultimi due Scudetti e l'ultima Supercoppa italiana. Ricky Tessari gioca con il Milano dal 1996, anno di fondazione del team. Tanta esperienza, messa ora a disposizione anche del Quanta Village: «Finora la stagione è stata eccezionale – le sue prime parole – partiamo con i favori del pronostico, cosa che fornisce grandi stimoli ma anche una notevole pressione. Ma siamo abituati a gestirla».
La corsa in campionato, la Coppa Italia ma soprattutto le Final Eight di Champions, che si terranno il 21, 22 e 23 marzo a Valladolid, in Spagna: «Siamo tra i 3-4 paesi top per l'hockey a rotelle possiamo sicuramente fare bene». Il tutto, però, in un panorama dove Milano continua a snobbare gli sport minori: «E' la solita vecchia storia – il pensiero di Tessari – nella nostra città è il calcio a farla da padrona, ma anche il basket ha una storia gloriosissima, ad esempio. Ora noi ci giochiamo addirittura la Champions League ma nessuno nel parla. Che sia da intendere come una rivincita? Se c'è spirito di rivincita è sicuramente nei confronti delle istituzioni, che negli ultimi due anni si sono dimenticate che c'è una Milano che ha vinto tutto. Noi nel 2013, dopo il primo Scudetto, abbiamo ricevuto una targa da un messo comunale. L'anno scorso, a maggio, abbiamo vinto il secondo scudetto e ad oggi non abbiamo ricevuto ancora nulla. E questa la dice lunga sullo scarso rispetto che esiste, non imputabile ai media ma palesemente alle istituzioni. Tutto questo lascia molto amareggiati».
L'HC Milano gioca le sue gare interne al Quanta Village: «Noi non abbiamo nulla contro il Comune e le altre istituzioni – conclude Tessari, che della struttura è direttore operativo – diciamo delle cose che sono sotto gli occhi di tutti: Milanosport fa un sacco di danni e perde un sacco di soldi, lo dicono i bilanci. L'Assessorato allo sport applica politiche sbagliate e contro i privati. Certo, non possiamo dire che abbiamo buoni rapporti, ma abbiamo sempre teso la mano e la nostra disponibilità verso loro senza chiedere soldi. Noi siamo a disposizione, ma non sentiamo il bisogno di dover mandare segnali.

Siamo privati, ci rivolgiamo al pubblico, non graviamo sulle casse del cittadino. L'hockey a rotelle è solo la punta di diamante di una moltitudine di attività che vede coinvolte oltre 2.500 persone: siamo una realtà che ha dimostrato che, anche privatamente, si possono fare grandi cose».

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