«C’è il motore ibrido nel presente del gruppo Bmw»

Andrea Menna

da Napoli

Parte proprio da Napoli la sfida alle frodi alle compagnie di assicurazione. Un’azienda del trasporto pubblico locale ha deciso d’investire allo scopo di aumentare il livello di sicurezza della propria clientela e del personale di servizio. L’iniziativa, portata avanti in collaborazione con Siemens VDO, Ras e Sepsa, che gestisce linee ferroviarie e autolinee, consiste in un periodo di sperimentazione della durata di 12 mesi, durante i quali i bus vengono dotati della cosiddetta «scatola nera» UDS 2.0 di Siemens VDO Trading. Un «occhio», in pratica, che vigila inesorabile su tutto quanto accade attorno a lui, con la capacità di registrare con precisione e in tempo reale, accelerazioni e cambi di direzione del veicolo su cui è istallato. Si tratta di una tecnologia altamente sensibile, in grado di memorizzare la velocità del mezzo, ma anche di fissare dati relativi alla pressione esercitata sul pedale del freno, all’inserimento degli indicatori di direzione o anche all’accensione dei fari, per un totale di 10 informazioni di diverso tipo. La sperimentazione è iniziata a gennaio e i risultati di questi primi mesi di analisi sono stati presentati in questi giorni. Tra gennaio a maggio la flotta dei bus Sepsa che ha prestato servizio tra Napoli, Ischia e Procida ha fatto registrare una flessione dei sinistri di oltre il 20% (161 contro i 222 dello stesso periodo nel 2004).

Il sistema rappresenta, di fatto, un deterrente efficace per tutto l’insieme degli incidenti «creati ad arte» con il solo scopo di truffare le compagnie d’assicurazione.

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