Non c'è solo Shahar Peer, fra le indesiderate a Dubai. La tennista israeliana, a cui è stata vietata la partecipazione a un torneo negli Emirati, è in compagnia di una scrittrice britannica, rea di aver scritto un libro con un personaggio gay. Geraldine Bedell ha ambientato il suo romanzo nel Golfo, una zona di cui è appassionata e dove lei stessa ha vissuto per qualche anno. Così il suo libro sembrava perfetto per il primo Festival internazionale della letteratura a Dubai, che comincia il 26 febbraio. Tutti entusiasti, la scrittrice e gli organizzatori della kermesse. Fino a quando Isobel Abulhoul, direttrice del festival, ha scritto a Bedell, per spiegarle che non era più ospite gradita. Anzi, non era proprio invitata. Motivo: «Non voglio che il nostro festival sia ricordato per il lancio di un'opera controversa. Se lanciassimo il libro e un giornalista lo leggesse, possiamo solo immaginare il putiferio politico che ne seguirebbe». Il Times di Londra ha riportato la lettera e ha svelato anche la ragione di tanta «controversia»: uno dei personaggi del romanzo è uno sceicco omosessuale, con un fidanzato inglese. Non è il protagonista, anzi, ha un ruolo marginale. Ma tanto basta. Oltretutto lo sfondo è la guerra in Irak. Tanti distinguo hanno portato la direttrice del festival a una sola conclusione: «Per noi potrebbe essere un campo minato». Bocciata, quindi, Ms Bedell. Niente presenza al Festival, libro bandito dagli scaffali: il suo The Gulf between us («Il Golfo tra di noi») non potrà essere venduto né a Dubai né in alcun altro luogo degli Emirati. La sua editrice ha spiegato che la censura è piuttosto blanda, ma temi come l'omosessualità, la droga e la teoria dell'evoluzione restano tabù. E pazienza se il festival ha attratto scrittori famosi, come Margaret Atwood, Wilbur Smith e Frank McCourt. Pazienza anche se si vanta di essere «rilassato, vibrante e diverso». Bedell dice di continuare ad amare il Golfo.
Ma è amareggiata: «Il problema è se gli Emirati e gli altri stati del Golfo vogliano davvero esser parte del mondo culturale contemporaneo. Non puoi censurare un libro e poi aspettarti che il tuo festival letterario sia preso seriamente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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