C’è uno Schumi che vince su due ruote

Il tedesco è il nuovo leader della Tirreno-Adriatico Parigi-Nizza: Rebellin 2°

C’è  uno Schumi che vince su due ruote

Vince il ciabattino nella patria della scarpa. Vince Schumacher, che in italiano significa esattamente calzolaio il quale, sulle strade della Tirreno-Adriatico a Civitanova Marche, fa un po’ le scarpe a tutti. Vince bene Schumacher, che di nome fa Stefan, ha 25 anni, e da sempre sogna una Ferrari da guidare sulle strade di casa, per emulare il suo idolo Michael. Stefan Schumacher sbriciola gli avversari nella quinta tappa della Tirreno. Una cronometro individuale di 20 chilometri e mezzo da Civitanova Marche a Civitanova Alta (con 3 km di ascesa al 5,7%), e primato in classifica alla vigilia della frazione regina, l’arrivo in salita di oggi pomeriggio a San Giacomo Monti della Laga. Proprio sulle nostre strade Schumacher s’era rivelato, vincendo due tappe al Giro d’Italia dello scorso anno: ieri ha fatto meglio di tutti beffando per 1" il tedesco Andreas Kloden. Terzo il lussemburghese Kirchen, a 6", mentre il kazako Vinokourov ha chiuso quarto a 13". Per trovare un italiano bisogna scendere fino all’11° posto: Enrico Gasparotto ha pagato 42", subito dietro di lui Michele Scarponi (a 46") e Vincenzo Nibali (a 48"). Da dimenticare la prova offerta da Riccardo Riccò: il 23enne modenese della Saunier-Duval, splendido vincitore di Macerata e Offagna, ha pagato un dazio ben maggiore di quanto si aspettasse. «Pensavo di perdere un minuto al massimo - ha detto - ma è stata una giornata storta, le gambe non giravano». Il cronometro conferma: 48° a 2’06" e tanti saluti al primato. Ora Schumacher comanda con 3" su Kloden e 9" su Vinokourov, mentre Riccò è staccato di 1’46". «In salita proverò a vincere ancora, e non è detto che una giornata storta non capiti anche agli altri», dice spavaldo il giovane modenese.
Soddisfatto anche il campione del mondo Paolo Bettini, il quale, dopo la brutta caduta dell’altro ieri, ha gareggiato regolarmente: «Notte difficile, come sempre quando si cade - ha detto l’iridato -. Dalla botta che ho preso, sono sorpreso per come ho recuperato. C’è un lieve versamento sul vasto mediale, ma pensavo peggio. Sono molto fiducioso per la Sanremo, che resta il mio primo grande obiettivo di stagione». Alla Sanremo ci pensa poco Ivan Basso, che «la corsa dei due mari» l’ha lasciata l’altro ieri e sulle strade di casa si è allenato regolarmente ieri mattina per cinque ore, anche con la bicicletta a cronometro. «Il polso battuto va molto meglio - ha detto -, ma non so se è il caso di rischiare per la Sanremo. Vedremo… ».

Infine, grande impresa del giovane spagnolo Alberto Contador che ha conquistato ieri l'ultima tappa ma soprattutto la vittoria finale nella Parigi-Nizza. Secondo, neanche a dirlo, lui: Davide Rebellin. Il piazzato più prolifico degli ultimi anni.

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