Milano Lo abbiamo capito tutti: Mourinho è un furbacchione. Che gli importa di recuperare lo scontroso SuperMario. Gli basta leffetto Milito. Tranquilli, con il Principe non litigherà mai, nemmeno gli mettesse la pistola alla tempia. Buona la prima e forse vale per tutto. Un solo gol, solito inchino al principesco goleador di questa squadra. Inter avanti tutta, magari con qualche rimpianto perché nellultima mezzora la sonnecchiante compagnia di giro, che pareva aver qualche gomma sgonfia, ha ritrovato verve e lucidità in attacco per mettere in ansia la sferragliante armata russa. Le reti potevano essere due o tre (Pandev, Stankovic, Sneijder, ci hanno provato tutti).
Un gol potrebbe non bastare, dicono i sacri testi del calcio dEuropa, ma il Cska è un gruppo fisicamente straripante che, però, consuma tutto il suo gran daffare fin al limite darea. Quando si tratta di tirare in porta sono dolori. Aggiungete che fra una settimana non avrà Krasic, il serbo a tutto sprint, insaziabile divoratore di chilometri e palloni.
Inter molto allitaliana, nonostante Mourinho abbia rispolverato gli uomini che hanno seminato il Chelsea. Attacco mal connesso per un tempo, ripresa più credibile. Soprattutto quando il Cska ha mollato un po sul piano fisico. A quel punto Pandev ha detto: ci siamo, costringendo il portiere ad una gran parata. Poi è toccato al tocco di fioretto di Etoo, infine ecco esplodere la potenza e la prepotenza del Principe. Prima occasione, primo specchio di porta aperto alla mira e palla in gol (il terzo in Champions) per lanciare nellaria di San Siro la speranza di una semifinale.
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