Natale Francioso
Il libro «La Lombardia e la sua caccia» scritto dal giornalista del Corriere della Sera Rodolfo Grassi, una pubblicazione del Consiglio regionale con la collaborazione dell'Irer (Istituto Regionale di Ricerca), è la prima indagine sistematica dell'attività venatoria della nostra regione.
È uno studio condotto sul campo, una ricerca approfondita che spazia a 360 gradi e che si propone di rappresentare e di identificare le diverse situazioni in cui si svolge la caccia. Strutturati per capitoli e articolati in due sezioni gli argomenti non rischiano mai di risultare pedanti anche a chi non abbia dimestichezza con le tematiche trattate: non vuole essere una ricerca sull'attività venatoria come tema sociale, perché gli autori non hanno dato valutazioni sul senso e sull'opportunità di questa pratica.
La «fotografia» della caccia in Lombardia è rivolta non solo ai circa centomila appassionati cacciatori della regione, ma vuole anche essere uno strumento di approfondimento di uno sport che coinvolge molti settori della nostra realtà sociale.
La prima sezione del libro si apre con alcuni brevi cenni di storia dell'attività venatoria in Lombardia, per poi trattare la disciplina giuridica e le norme che regolano la caccia, la protezione della fauna e la tutela ambientale con i prelievi venatori. La particolarità che si nota sfogliando le prime cento pagine di questo volume - un lavoro che si snoda su 525 pagine per un costo di 42 Euro - è che ogni argomento ha una sua compiutezza specifica: le curiosità statistiche e la precisione con cui vengono trattati i contenuti (per esempio i Parchi regionali lombardi) dimostrano uno studio minuzioso.
Negli ultimi capitoli di questa prima sezione si comincia a trattare della fauna e del territorio lombardi: ogni specie di cui si parla è corredata da fotografie, anche a colori, da schede e grafici. Tutto di notevole interesse, considerando che spesso le nostre conoscenze nell'ambito faunistico non ci consentono di identificare le innumerevoli specie.
Occupano l'ultima parte, il cane - la sua importanza nella pratica venatoria ma anche come compagno fedele nella vita quotidiana -, i vari tipi di armi e una digressione sugli uccelli.
Nella seconda sezione, Rodolfo Grassi ha lavorato molto: i dettagli, le curiosità e la minuziosità delle notizie sottolineano un impegno accurato per trattare delle problematiche collegate alle province della Lombardia, il suo profilo idrografico, l'agricoltura e il rapporto cacciatore-ambiente per poi entrare nello specifico con i dati rilevati e le informazioni legati al territorio lombardo. Nella caccia la Lombardia è allavanguardia sia per motivi storici sia attualmente per lo studio e la ricerca sulle migrazioni e i censimenti.
Come si evince dalla lettura e dall'analisi di questa esauriente e approfondita ricerca, Rodolfo Grassi, con la collaborazione di persone, Enti e Associazioni specifiche, ha preso in considerazione ogni dettaglio, ogni particolare e anche ogni curiosità, oltre che un'accurata conoscenza scientifica e storica, per scrivere un libro impegnativo ma al tempo stesso semplice per trattare e far discutere sui temi relativi alla pratica venatoria nella nostra regione.
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