Certo, tra un viadotto di Voltri e una calle veneziana, qualche minima differenza cè. E uno studente russo che non parla una parola di italiano avrebbe qualche difficoltà in più a orientarsi in un autogrill doltrecortina, rispetto a una casalinga di Pescara in gita sulla Laguna. Ma forse è anche per questo che lavventura di un giovane turista diretto a Nizza non è stata scelta come trama del film «Pane e Tulipani» di Silvio Soldini. Non è invece per questo che i poliziotti genovesi potevano restare a fare da spettatori.
La storia comincia proprio come il film. O come lincubo di qualsiasi insegnante che porta gli studenti in gita. Con il pullman che si ferma allarea di servizio e lintero gruppo che scende per lultima sosta prima di raggiungere la meta del viaggio. Tra rustichelle e tranci di pizza cè sempre qualcuno che si addormenta, che è lultimo ad andare in bagno, che si mette in coda per prendere una scatola di cioccolatini da sgranocchiare nei sedili in fondo al pullman. Insomma, qualcuno che sfora sullorario ultimo dato dallautista per ripartire. Di solito cè anche linsegnante che fa lappello e si prepara per la ramanzina.
Tutto ciò però fa parte della realtà. Nella finzione di «Pane e Tulipani» la casalinga tiratardi viene invece lasciata a terra. E tra finzione e realtà si inserisce proprio il ragazzo russo che ieri mattina è rimasto solo e appiedato. Il pullman non era ancora entrato in autostrada, lultima sosta laveva fatta proprio in unarea di servizio di via Voltri. E lì, il giovane turista è rimasto, con laria sconvolta di chi si sente sperduto e senza idee. In difficoltà, nella consapevolezza di non poter spiegare a nessuno ciò che gli era capitato. Proprio lì lo ha notato una pattuglia della polizia che si è fermata per controllare che tutto fosse a posto.
Il ragazzo ha provato a spiegarsi a gesti. Niente da fare. Con poche parole dinglese non è andata meglio. È stato possibile soltanto escludere che dietro la «distrazione» del giovane si potesse nascondere un tentativo di chiedere asilo politico in Italia. Cose daltri tempi. Alla fine è saltato fuori il biglietto di viaggio, che ha permesso agli agenti di fare un po di chiarezza. Sul biglietto cera il nome del tour operator che aveva organizzato la gita del gruppo russo a Nizza. Per la centrale operativa non è stato difficile scovare su internet il sito dellagenzia viaggi, risalire al numero di telefono e contattare così un responsabile, pur se tedesco di Berlino. La situazione è stata risolta con una telefonata al cellulare dellautista del pullman che aveva a bordo un «carico» ridotto.
Il programma di viaggio è stato così ritoccato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.